MONTEROTONDO MARITTIMO- Straordinaria partecipazione di un pilota maremmano ad un grande evento in terra asiatica. Luca Macrini ha portato il suo paese natale, Monterotondo Marittimo e il Mubia, alla Dakar Classic 2022, la rievocazione storica della Parigi Dakar, dedicata ai mezzi d’epoca, che si è svolta in Arabia Saudita, dall’1 al 14 gennaio. Luca ha partecipato come secondo pilota e meccanico di bordo nel team composto da Andrea Alfano, imprenditore di Varese, pilota e proprietario del mezzo “vintage” e Simona Morosi nel ruolo di navigatrice.
Con un Mercedes unimog, ovvero l’ex camion del team Vismara protagonista di diverse Parigi Dakar, Luca e il suo gruppo sono arrivati 45esimi assoluti su 150 iscritti e 129 arrivati al traguardo, sesti della categoria H1T Cat. History, Media livello 1, Truck e terzi degli italiani in gara.
Il sindaco di Monterotondo Marittimo Giacomo Termine esprime soddisfazione: “Si è da poco conclusa questa edizione della Dakar Classic che abbiamo seguito con particolare interesse e attenzione – afferma il sindaco Giacomo Termine – proprio per il debutto del nostro Luca Macrini. Luca abita da 12 anni a Follonica, ma è molto affezionato al suo paese di origine, Monterotondo Marittimo, che ha deciso di portare simbolicamente con sé in Arabia Saudita, sfoggiando in bella vista, durante tutta la competizione, il logo del nostro splendido Mubia, geomuseo delle Biancane, sia sulla tuta che sul mezzo. Lo ringraziamo per questo, rinnovando i complimenti a tutto il team per i risultati raggiunti.”
“È stata un’esperienza incredibile, –racconta Luca Macrini – sono stato contattato dalla mia scuderia RTeam Rallyart e dal progetto esclusivo del nostro team manager Renato Rickler circa due mesi prima della partenza. Ricordo che era il giorno del mio compleanno e ho subito accettato con entusiasmo, mettendomi alla ricerca di possibili collaborazioni. Prima di tutto ho pensato al mio paese di nascita, Monterotondo Marittimo, e con il sostegno del geoparco e del museo ho deciso di promuovere il logo del Mubia sulla mia tuta da corsa, sul Mercedes e nella cabina del grande Man che ha partecipato alla Dakar moderna, come camion di assistenza con l’equipaggio del pilota Ricky Rickler e del copilota Duran Dragos”.
“Sono tanti i ricordi che mi porto a casa – prosegue Luca Macrini – come l’emozione indescrivibile di quando abbiamo tagliato il traguardo dopo 12 giorni vissuti a ritmi serrati, l’immensità del deserto e la sensazione di libertà che ti trasmette; la tendenza quando si affronta una gara del genere, a sminuire ogni imprevisto cercando delle soluzioni. E poi un incontro speciale: la prima sera di gara, dopo aver vinto il prologo della categoria truck, entusiasti di partire per primi il giorno successivo, torniamo al campo e scendendo dal camion vengo avvicinato da un giornalista della tv francese per l’intervista. Iniziamo a parlare, mi racconta che anche lui anni fa ha partecipato a diverse Dakar e che alcune le ha vinte. Solo quando si è abbassato la mascherina, mi sono accorto che era il grande pilota Luc Alphand; il mio idolo si trovava davanti a me e mi stava facendo i complimenti”.