CASTELL’AZZARA – Si svolgeranno questo pomeriggio alle 15.30, a Castell’Azzara, i funerali di Giulio Burattini, l’uomo di 36 anni rimasto ucciso ieri durante una cacciata al cinghiale.
La comunità è sconvolta dal tragico epilogo di quello che doveva essere un giorno di festa tra amici.
Burattini, lo ricordiamo, ieri si trovava a caccia al cinghiale nei boschi di Castell’Azzara, al confine con Piancastagnaio. L’uomo avrebbe ucciso due animali, e sceso a controllare, si sarebbe però ritrovato davanti un terzo cinghiale che l’avrebbe aggredito, recidendo con le zanne l’arteria femorale.
L’ultimo grido disperato è stata la sua richiesta agli amici, attraverso il walkie talkie «Aiuto, muoio» avrebbe detto agli altri cacciatori. Tra loro anche il padre del ragazzo, veterinario. Una corsa a perdifiato, 200 metri al massimo, ma che sono parsi chilometri. Tutti si sono dati da fare attorno alla vittima ma purtroppo non c’è stato nulla da fare: troppo gravi e profonde le ferite riportate. Quando gli operatori del 118 sono riusciti a raggiungere il luogo dell’incidente Giulio Burattini era già morto.
Giulio era molto conosciuto in paese dove lavorava al supermercato che si trova poco distante dal palazzo municipale, sulla via principale, come era conosciuta la sua famiglia, il padre veterinario era anche stato impegnato in politica. Lascia una moglie e una figlia di sei anni.