GROSSETO – Nel 2020 per l’acquisto di beni e servizi, necessari per erogare le prestazioni ai cittadini in carico, il Coeso Società della Salute ha investito 12 milioni e mezzo di euro, del suo bilancio complessivo di circa 22 milioni, nel tessuto economico locale. Il 95% delle forniture dei beni e servizi, infatti, sono in capo ad aziende della provincia di Grosseto, che si sono aggiudicate contratti sulla base di gare ad evidenza pubblica.
Questi dati sono consultabili nel Report di sostenibilità 2020 del Coeso SdS, il primo bilancio sociale del consorzio, elaborato in collaborazione con la società Theorema, incaricata di redigere il documento.
Il Report di sostenibilità (consultabile sul sito www.coesoaregr.it), oltre ad essere un importante strumento di informazioni e trasparenza, è utile anche per mettere in evidenza altre informazioni: come l’impatto che la Società della Salute ha sull’economia del territorio.
Sfogliando il report, infatti, emerge anche che i costi di gestione della struttura, che eroga servizi e prestazioni sociali, socio sanitarie e socio assistenziali per venti comuni della provincia di Grosseto e per 170mila abitanti, ammontano a 1,2 milioni di euro, mentre da un punto di vista occupazionale, sono impiegati alla Società della Salute 79 addetti, con una crescita, rispetto al 2019, di 16 unità: tra il 2019 e il 2020, infatti, dopo una valutazione del fabbisogno del personale legata anche alla nuova distribuzione territoriale, sono state avviate una serie di procedure concorsuali, che hanno portato all’assunzione di 16 persone, appunto, tra assistenti sociali e personale amministrativo. Oggi, lavorano alla Società della Salute grossetana 36 assistenti sociali e 27 tra educatori, tecnici e amministrativi, oltre a 5 dipendenti in comando da altri enti e 9 addetti interinali. La spesa sostenuta per il personale, che produce servizi per un’area che ha 170mila abitanti, è di 2,6 milioni di euro, ovvero il 12% del valore della produzione.
Tra il personale sono in netta maggioranza le donne, che rappresentano l’84% degli addetti (sono infatti 66 sul totale dei 79 dipendenti); quota che è aumentata dopo i concorsi del 2020. Ai dipendenti, tranne al personale in comando dagli enti locali, viene applicato il contratto collettivo della sanità, ma si registra una disparità di trattamento, in termini di parità di genere nelle retribuzioni, per le dipendenti in categoria D, mentre si ha un trattamento equivalente per la categoria C, e le condizioni femminili migliorano nella categoria B.
All’impatto economico sul territorio dovuto all’acquisto di beni e servizi e agli emolumenti del personale in servizio, si aggiunge quello legato ai contributi economici erogati dalla SdS grossetana sulla base di fondi regionali e nazionali o di specifici progetti: si tratta, ad esempio, di contributi per la non autosufficienza, per la vita indipendente delle persone disabili, per l’integrazione al reddito di persone e nuclei familiari in difficoltà, anche a causa dell’emergenza Covid. Nel 2020, anche per i fondi straordinari stanziati per fronteggiare l’emergenza sanitaria, sono stati erogati oltre 4 milioni di euro per più di 1700 persone, con un aumento di quasi 2 milioni di euro rispetto all’anno precedente.