FOLLONICA – «Le terme della Baciocca a Montioni stanno continuando il sempre più veloce declino» afferma l’associazione ambientale La Duna.
«Un nuovo crollo di una parte del muro a nord è avvenuto nell’ultimo periodo, andando a sommarsi a quelli già registrati. Quello che fu lo stabilimento termale di Elisa Bonaparte detta la Baciocca dal cognome del marito, sta cominciando a mostrare tutta l’età che ha, più di due secoli. Una struttura costruita con materiale poveri, pietre, pochi mattoni e poca calce, con pochissimi interventi di recupero o rafforzamento di cui, se ci sono mai stati, si è persa la memoria».
«Adesso lo sfaldamento dei materiali, a causa proprio dell’età, delle intemperie e del fatto che non si faccia nessun intervento, rischia di privarci di uno degli edifici storici simbolo del Parco di Montioni. Sembra impossibile che gli b amministratori e la Sovrintendenza non abbiano il polso della situazione. Pochi anni fa la Casa del vetturino, poco lontano, venne abbattuta dopo ripetuti crolli dovuti alla totale assenza di manutenzione» prosegue La Duna.
«Aspettiamo che cadano anche le Terme della Baciocca. Eppure i soldi ci sono: il comune di Follonica incassa dalla Venator circa 100mila euro all’anno per il conferimento dei gessi rossi nella vicina ex cava e detti fondi dovrebbero, come da mozione votata in consiglio comunale nel 2018, essere spesi per il parco. Questo non avviene assolutamente. Perché?».