SCARLINO – «Finalmente, dopo vari solleciti, siamo riusciti ad avere in forma scritta la risposta alla nostra interrogazione riguardante la fallimentare gestione del parcheggio di Torre Civette». Così i gruppi consiliari di opposizione PensiAmoScarlino, Scarlino Insieme e Per Scarlino in una nota.
«Allo stesso modo ci sembra fallimentare la risposta, in cui l’amministrazione non è stata minimamente in grado di soddisfare le nostre richieste, anzi ha contribuito ad alimentare le nostre preoccupazioni riguardo la capacità di gestire il nostro Comune da questa compagine politica di stampo leghista. Alla nostra domanda in cui si chiedeva la motivazione della messa a pagamento di un parcheggio fino all’anno prima ad ingresso libero la risposta è stata: “per reperire le risorse necessarie al fine di affidare il servizio di controllo diurno del parcheggio e la pulizia dell’area” come prevenzione agli eventi verificatisi in passato come episodi di malcostume e comportamenti indecorosi, così come le soste irregolari ed i furti di auto. Ci sarebbe da ridere se non piangere per la spiegazione».
«Infatti, se negli anni precedenti c’era stata la necessità di trovare qualcuno che sorvegliasse l’area, come mai non si è provveduto ad individuare un soggetto economico con procedura ordinaria durante l’anno, invece di ridursi “ai tempi stretti” in piena stagione (il 4 luglio, per giunta di domenica)? Questo avrebbe dato risposta anche alla successiva domanda da noi avanzata e cioè come mai si è proceduto all’affidamento diretto ad una cooperativa invece che individuarla tramite una gara ad evidenza pubblica? Ci è stato risposto che non ci sarebbero stati i tempi tecnici per espletare le procedure di gara e quindi non c’era ragione di farlo. Ergo siamo di fronte ad una manifesta incapacità di gestione e programmazione da parte di questa giunta»
«Ancora più tragica è la spiegazione per cui si è messo a pagamento il parcheggio, visto che questo obbrobrio amministrativo ha fruttato un’entrata di € 29.761,42 a fronte di una spesa di € 36.600,00, con un deficit palese di € 6.838,58. La domanda sorge spontanea: come fate ad utilizzare gli introiti per potenziare la sicurezza dall’area se non siete nemmeno in grado di pareggiare costi e ricavi? Evitiamo per pudore di chiedere cosa ne è stato di questi introiti, visto che dobbiamo trovare da altre parti le risorse per pagare la cooperativa che ha svolto il servizio, a discapito delle tasche dei cittadini».
«Infine alla domanda se poteva essere gestito direttamente, per evitare questo scempio, attraverso il personale dell’ente, tipo quello delle Bandite di Scarlino, ci è stato risposto che “Il personale delle Bandite ha delle precise mansioni e tra queste non rientra quella di gestire un parcheggio.” Peccato si stia parlando dello stesso personale che poco distante gestisce direttamente il parcheggio di Val Martina; è disarmante constatare che la sindaca Francesca Travison, nonché presidente della gestione forestale delle Bandite di Scarlino, non sappia neppure cosa fanno i propri operai. Viene meno anche il proseguo della risposta “il servizio doveva essere assegnato a chi lo svolge in forma professionale ed è inconcepibile ipotizzare il suo svolgimento da parte di dipendenti che avrebbero dovuto essere distolti dalle proprie mansioni per improvvisarsi come gestori di un parcheggio”. Dipendenti comunali che non sono in grado quindi gestire un parcheggio, ma che possono fare i riders per consegnare ciclamini e alberini di Natale».
«Queste sono le prime considerazioni a caldo ma torneremo sopra a questa vicenda che ha più ombre che luci, per il momento non ci resta che constatare, con l’amaro in bocca, fallimenti su fallimenti nascosti dall’arroganza di chi pensa che la gestione della cosa pubblica sia un giochino elettorale».