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SCARLINO – Quando i carabinieri sono arrivati la donna era fuori casa, al freddo, con il figlio minorenne che indossava il cappotto di lei. Al volto abrasioni chiaro segno di percosse. È l’ennesimo caso di violenze domestiche quello che si sono trovati ad affrontare i carabinieri del radiomobile di Follonica sabato sera.
Una donna ha chiesto aiuto ai militari dopo essere stata malmenata dal marito. All’arrivo i militari hanno trovato la donna con abiti leggeri, le calze smagliate, e segni di percosse sul volto. Accanto al lei il figlio minorenne della coppia, con indosso solo i pantaloni e il cappotto che la madre si era tolta per ripararlo dal freddo. La donna e il bambino erano intirizziti dal freddo: la temperatura era attorno ai tre gradi.
I Carabinieri hanno bussato alla porta della casa, dove si era rinchiuso l’uomo che, viste le divise, ha iniziato ad inveire e minacciare, gridando alla pattuglia di andare via, di farsi gli affari propri, mentre i militari cercavano di stabilire un dialogo. A nulla sono serviti i tentativi, perché il 43enne italiano ha poco dopo aggredito con dei calci i militari, che a questo punto sono dovuti intervenire immobilizzandolo.
Solo a questo punto è stato possibile per la donna ed il bambino rientrare in casa e prendere qualche indumento per proteggersi dal freddo. Pochi minuti di attesa, prima di recarsi in caserma per gli atti dovuti, in cui il soggetto – che in un primo momento sembrava essersi calmato – ha continuato a minacciare manifestamente di morte la moglie, incurante della presenza dei Carabinieri, e del fatto che il bambino sentisse tutto. Stesso comportamento ha avuto infine in caserma, dove nei minuti prima di essere privato del cellulare, ha insistito mandando dei messaggi di morte alla donna.
La vittima, su autorizzazione dell’Autorità Giudiziaria che ha attivato anche in questo caso la procedura prevista dal Codice rosso, è stata sentita formalmente dai Carabinieri, a cui ha raccontato alcune vicende pregresse riguardanti pesati e frequenti litigi fra loro due, tra cui quello molto acceso avvenuto quella sera, in cui, in preda all’ira e fuori controllo, il marito – tra minacce ed offese – l’avrebbe malmenata con schiaffi e calci, nonché con degli oggetti contundenti, per poi trascinarla per i capelli fuori casa e chiudere la porta dietro di sé, incurante di tutto compreso il fatto che sia lei, che il bambino, non avevano in pratica nulla per ripararsi dal freddo. Da canto suo, la donna, non ha inteso presentare al momento alcuna denuncia formale nei confronti del marito, come ha rifiutato categoricamente qualsiasi assistenza medica.
L’arrestato, posto agli arresti domiciliari in un’altra abitazione di cui aveva disponibilità, sarà presentato nella mattinata di oggi al Tribunale di Grosseto per la celebrazione del rito direttissimo