GAVORRANO – “È di pochi giorni fa l’imbarazzante conferma, per chi ancora avesse avuto qualche dubbio, di come il gruppo di maggioranza ‘gestisce’ il territorio gavorranese. Più volte negli ultimi anni abbiamo lamentato quella che proprio non sembrava essere una semplice sensazione: chi amministra il nostro Comune, lo fa classificando i cittadini (di serie A e serie B) e creando tra di loro vergognose disparità. E ben peggio è quando ad essere favorito’ da trattamenti speciali è un consigliere comunale”, recita così la nota di Andrea Maule, capogruppo di minoranza.
“Tutti ricorderete la clamorosa vicenda del gazebo di Ravi. Era l’inizio estate 2020, quando dinanzi ad un noto locale della frazione, gestito da una consigliera di maggioranza, sorgeva improvvisamente un maestoso gazebo; dapprima realizzato sopra ad un attraversamento pedonale, per poi arrivare addirittura a modificare la dimensione della viabilità paesana per dare spazio al gazebo stesso. Nell’agosto 2020, dopo aver consultato tutti gli atti del caso, denunciammo senza indugio quello che sembrava essere un vero e proprio abuso, edilizio e non solo”.
“Alle nostre sferzanti accuse rispose tempestivamente il veterano Giulio Querci. Con una pungente nota il saccente capogruppo di maggioranza accusò il nostro gruppo consiliare di non saper leggere gli atti amministrativi e nel caso si rendeva ironicamente disponibile a spiegarceli”, prosegue.
“A seguire arrivò la replica della diretta interessata; la consigliera di maggioranza ribadiva con fermezza che il gazebo oggetto del contendere era più che legittimo. A suo dire il nostro gruppo consiliare si era dimostrato scorretto ed addirittura squallido, mettendola quindi sul personale”.
“Ebbene, nella nostra umile esperienza da consiglieri comunali abbiamo ben imparato che i tempi dell’amministrazione sono lenti, spesso troppo lenti. Ma prima o poi le verità vengono a galla, e allora sì che son dolori! Infatti: con Ordinanza n. 6 del 4 gennaio 2022 il Comune di Gavorrano ordina la demolizione del gazebo in trattazione per “abuso edilizio, poiché realizzato in assenza di permesso”. La consigliera di maggioranza dovrà, entro 90 giorni, demolire il tanto sospirato gazebo”, continua la nota.
“Alla luce di quanto sopra, e tenuto conto dell’innegabile arroganza dimostrata dal gruppo consiliare di maggioranza nella gestione della vicenda, riteniamo oggi doveroso un gesto di umiltà da parte della consigliera Serena Rossini. Le rinnoviamo quindi l’invito a dimettersi dal suo ruolo di consigliere comunale, restituendo all’assise comunale la dovuta dignità e credibilità”.
“Al capogruppo Querci, troppo spesso distratto dalla sua incessante caccia ai fascisti, chiediamo di intercedere con fermezza nei confronti della sprovveduta consigliera, affinché liberi la poltrona del consiglio comunale. Siamo certi che il capogruppo avrà il buonsenso, anche solo privatamente, di cospargersi il capo di cenere ed evitare, almeno una volta nella sua vita, di beatificare e santificare il suo maestoso curriculum da amministratore locale”, conclude Maule-