MANCIANO – Sabato 8 gennaio Rifondazione comunista organizza a Manciano un firma-day in viale Martiri della Libertà (vicino al Cimitero) dalle ore 9.30 alle 12.30. “In particolare si raccolgono le firme contro due misure emblema del carattere antipopolare del governo Draghi: l’aumento delle bollette di luce e gas e il ripristino della legge Fornero sulle pensioni con l’abolizione di quota cento”, spiegano dal partito.
“Con l’aumento delle bollette – proseguono da Rifondazione comunista – si colpiscono duramente i redditi di lavoratrici e lavoratori e ceti popolari già impoveriti da decenni di riduzione generalizzata di salari e dall’estremo utilizzo di lavori precari, part time obbligati, mancati rinnovi contrattuali, disoccupazione e contratti pirata. Sulle pensioni il Governo Draghi continua sulla linea seguita da decenni dai Governi che l’hanno preceduto: pur di non colpire le rendite e le grandi ricchezze, si bastonano i pensionati con allungamento continuo della vita lavorativa, pensioni bassissime, tasse anche dieci volte superiori ad altri Paesi europei e, per moltissimi, adeguamento solo parziale all’inflazione”.
“Nel nostro banchetto – proseguono da Rc -, raccoglieremo le firme delle cittadine e dei cittadini, da inviare al Governo attraverso le Prefetture, sulle nostre proposte:
· contro gli aumenti delle bollette si taglino i profitti delle grandi aziende che distribuiscono e vendono il gas e l’energia elettrica come è stato fatto in Spagna; si eliminino oneri di sistema obsoleti, si dia finalmente un taglio alle accise, alle addizionali regionali e all’Iva, tasse pagate in prevalenza dai ceti popolari, si consideri una ‘no-bollette area’ fino a 15.000 euro di Isee. Qualcosa si può fare anche a livello locale. Ad esempio, a Follonica, per la Tari, una delle poche tariffe che gli enti locali possono determinare, l’amministrazione Benini ha introdotto forti sconti per le famiglie con Isee inferiore a 20.000 euro;
· per le pensioni proponiamo di cassare l’imbroglio di quota 102; per gli uomini la pensione a 60 anni o con 40 di contributi; per le donne la pensione a 55 anni o 35 di contributi; che si metta fine alle pensioni sotto i mille euro e l’adeguamento integrale delle pensioni all’inflazione”.
“L’iniziativa sarà anche utile per tornare a fare radicare il partito della Rifondazione comunista nel territorio di Manciano, una comunità fertile e densa di iniziative sociali e di sinistra”, concludono da Rc.