GROSSETO – «Si vede che lei si informa dal fruttivendolo, si vedono anche tracce di pesciarolo. Prima si informi, poi parli» così, su Facebook, una utente ha tentato di zittirne un altro, tacciandolo di non sapere di cosa stesse parlando. Peccato per lei che l’utente in questione fosse un medico.
L’assurdo siparietto, purtroppo molto frequente sui social, si è svolto sul nostro gruppo Facebook, sotto un articolo che dava conto del numero dei pazienti covid attualmente ricoverati in ospedale.
Una donna ha commentato che i dati non erano esatti «A me risultano 6 pazienti ad oggi. Dato comunicato da una persona uscita da lì con le proprie gambe…».
A risponderle Franco Simoni, medico proprio dell’ospedale Misericordia. Il dottore ha tentato di spiegare come stavano le cose precisando che non c’è un’unica stanza dedicata al Covid in ospedale, e che venivano commentati erano, appunto, dati ufficiali della Asl «Cosa ne sa la persona uscita con le proprie gambe (purtroppo qualcuno esce con i piedi in avanti) di quanti ricoverati ci sono nelle varie stanze Covid? Ha girato ed è andato a contarle?».
La donna però, più sicura che mai, ha riportato i dati forniti dall’amico, e ha attaccato: «Si vede che lei si informa dal fruttivendolo, si vedono anche tracce di pesciarolo. Se invece ascoltasse quello che dicono i virologi, quelli accreditati, forse cambierebbe idea e magari eviterebbe queste figure da ignorante. Ripeto, prima si informi, poi parli».
«Io ho 50 anni di laurea in medicina, due specializzazioni, un master e un curriculum di 14 pagine – ha ribattuto il medico -. Ho insegnato all’Università di Siena per 19 anni. Non posso discutere più con una del suo bassissimo livello culturale. Anzi ho perso anche troppo tempo».