GROSSETO – “Il mio pensiero oggi va ai farmacisti e al personale delle farmacie toscane che da una settimana sono prese d’assalto per i tamponi e vivono una pressione particolare. Manteniamo la calma e cerchiamo di richiedere il test rapido, solo alla presenza dei sintomi e, se contatti stretti di positivi, nei tempi previsti”. Donatella Spadi, consigliere regionale Pd e membro della commissione Sanità fa appello ai cittadini ed esprime solidarietà ai farmacisti della Toscana.
Quando fare il tampone. “Prima di tutto – commenta Spadi – dobbiamo essere razionali e seguire le regole e le tempistiche per la richiesta dei tamponi molecolari e/o rapidi. Ricordo a tutti che eseguire un test immediatamente dopo aver saputo di essere entrati in contatto con una persona positiva non serve a niente, occorre aspettare almeno 48 ore. Inoltre, solo i contatti stretti sono obbligati a sottoporsi alla quarantena e al tampone molecolare o antigenico rapido. Per evitare inutili intasamenti alle farmacie occorre capire la differenza tra contatto stretto e contatto a basso rischio. Per contatto stretto si intende una persona che ha avuto un contatto superiore ai 15 minuti, in un luogo chiuso e a una distanza ravvicinata con un soggetto risultato positivo al Covid-19. Mentre per contatto a basso rischio si intende una persona venuta a contatto con un soggetto positivo per una durata inferiore ai 15 minuti. Solo i soggetti ritenuti contatti stretti sono chiamati a sottoporsi a test molecolare o antigenico rapido per attivare il tracciamento del Covid-19”.
“In questi giorni – conclude il consigliere regionale – le farmacie della Toscana hanno registrato un incremento del 50% relativo alla richiesta dei tamponi. È indispensabile mantenere la calma e recarsi nelle farmacie solo quando è necessario eseguire il test. Così facendo, corriamo il rischio di creare un intoppo per quanto riguarda i tracciamenti del virus, oltre a eseguire test che possono dare un esito non veritiero. Il mio ringraziamento, inoltre, va a tutti farmacisti e sanitari che in questi giorni sono in prima linea nel tracciamento della nuova variante Omicron e della vaccinazione, che in Toscana sta imperversando in maniera dirompente. Grazie a loro, nonostante tutto, riusciamo a tenere sotto controllo l’andamento dei contagi. Ricordando, inoltre, che su un milione di cittadini toscani, 38 non vaccinati finiscono in terapia intensiva e solo quattro i vaccinati. Un dato che non lascia alcun dubbio sulla funzionalità dei vaccini contro il Covid-19 e che ribadisce, ancora una volta, che è indispensabile continuare con la campagna vaccinale”.