SCARLINO – «Il tempo scorre veloce e siamo già al terzo bilancio annuale, praticamente al giro di boa della consiliatura e ci sembra il momento giusto per fare qualche riflessione sul nostro Comune e la sua attività amministrativa» a dirlo i gruppi consiliari PensiAmo Scarlino, Scarlino Insieme e Per Scarlino.
«Per quanto ci riguarda riteniamo positivo e costruttivo il lavoro fatto dai gruppi di opposizione per ricomporre le divisioni che nel recente passato hanno consegnato le chiavi del palazzo comunale all’attuale amministrazione leghista. Purtroppo gli ultimi due anni sono stati anomali per tutti a causa della pandemia, costringendoci a vivere una realtà che credevamo solo virtuale; ci siamo ritrovati a coesistere con regole e restrizioni che hanno sconvolto le nostre vite in tutti i campi».
«L’arrivo dei vaccini nel 2021 sta cambiando e normalizzando le cose potendo tornare a svolgere le nostre funzioni anche in presenza nei consigli comunali, pur con le dovute precauzioni» proseguono i gruppi di opposizione.
«Anche se dobbiamo sottolineare, per l’ennesima volta, l’esiguo numero di consigli e di argomenti trattati, riportandoci alla memoria quanto scriveva nel 2017 l’allora capogruppo di opposizione Francesca Travison in una lettera all’allora sindaco intitolata “Scarlino è allo stremo”, in cui si parlava di “ordini del giorno del consiglio che trattano solo temi ordinari e delibere tecniche, privi di qualsiasi atto politico programmatico e di indirizzo che affrontino le gravi problematiche che affliggono il nostro comune”. Tutto ciò è esattamente la stessa sensazione che proviamo oggi noi, ad esempio in materia di Urbanistica e Ambiente (per citar solo le più importanti) dove si accumulano ritardi e silenzi assordanti e dove gli argomenti vengono quasi accuratamente evitati!»
«L’opposizione del tempo parlava anche di “lavoro e disoccupazione, con famiglie allo stremo e pensionati in gravi difficoltà” come lo sono oggi del resto anzi, forse peggio, visto che non si è fatto nulla per cercare di far riaprire i punti prelievi ematici e non si è raccolto l’invito dell’opposizione ad aprire al capoluogo una “Bottega della Salute”. Per terminare poi con “l’aumento degli atti criminosi che facevano crescere l’insicurezza e la paura tra la popolazione”. Ed allora delle due l’una: o prima la situazione non era così drammatica come la si voleva dipingere, oppure non si è voluto o potuto far nulla per cambiare le cose».
«Se non fosse un argomento serio ci sarebbe da sorridere, infatti su questa tematica non ci sembra che sia stato fatto molto, se non alcuni proclami, mentre sono sotto gli occhi di tutti i numerosi furti subiti dalle aziende nella zona artigianale La Pieve e Casetta Citerni (con i solleciti delle opposizioni ad intervenire ed occuparsi della questione regolarmente caduti nel vuoto) o gli atti vandalici dello Scalo denunciati anche pochi giorni fa dalla stessa Amministrazione; tutto ciò denota un peggioramento rispetto a quanto veniva descritto in quella lettera del 2017, in un contesto che sembra sfuggire di mano a quest’amministrazione che non riesce ad arginarlo».
«Si accusava anche l’attuale ex sindaco e la sua maggioranza di “liti interne, dimissioni e la nascita di un nuovo gruppo consiliare” eventi che in questa amministrazione si sono verificati fin dall’inizio, con l’uscita dalla maggioranza di Fratelli d’Italia al primo consiglio comunale (scissione mai ricomposta) e nel 2021 con la clamorosa e rumorosa defenestrazione estiva dell’ex assessore al bilancio Canepuzzi. Come dire, cara Sindaca, “finchè hai in denti in bocca non sai che sorte ti tocca!”» prosegue la nota.
«Tante cose si dicevano in quella lettera, si parlava “di pineta mai riaperta, ridotta a bivacco e discarica”, e nonostante le promesse in campagna elettorale la condizione della pineta è la solita, anzi forse peggiorata e, ci dispiace doverlo ricordare ogni volta, ma non possiamo tacere sull’incompiuta per eccellenza, le Terme di Santa Chiara che si portano dietro la mancata chiusura del Piano Operativo, sul quale sembra di capire che l’Amministrazione voglia compiere tagli sostanziali senza avere il coraggio di assumersi le responsabilità».
«Per questo si cercano di scaricare colpe qua e là fra la Regione e chi l’ha adottato, omettendo di dire che forse l’Amministrazione si è sbilanciata troppo, senza prima aver fatto i dovuti approfondimenti, mettendo in discussione tecnici del passato che poi sono stati riconfermati, denotando scarsa personalità e coraggio, col risultato che il procedimento è in stallo e viene continuamente rinviato mentre ai cittadini che chiedono lumi si afferma che entro febbraio 2022 il Piano operativo sarà approvato. Che si prepari un bello scherzo di carnevale?».
«Sulle tematiche ambientali poi non si sono visti passi avanti, le bonifiche della falda risultano ferme per tutto quello che riguarda la parte di competenza del nostro Comune, e la consulta dell’Ambiente non è stata convocata neanche in seguito alle preoccupanti notizie sul fronte giudiziario che purtroppo abbiamo letto sulla stampa poche settimane fa».
«Per rimanere alle questioni delle ultime settimane, abbiamo notato il tardivo ed esoso balzello dell’aumento di più del 10% della TARI come regalo natalizio, insieme all’affannata organizzazione degli allestimenti per le festività natalizie (sono stati spesi ben 27.000€ tra luminarie ed eventi, se così li vogliamo definire), con un coinvolgimento “parziale” (nel vero senso della parola) delle associazioni locali e delle Contrade, che avrebbero potuto portare ad un segnale di ripresa in vista della riorganizzazione delle Carriere per il futuro (perché anche qui, ricordiamo, nulla è stato fatto). Si è preferito affidarsi invece ad un solo soggetto con modalità di dubbia efficacia e anche con scarsi risultati Da parte nostra elogiamo comunque i cittadini e i volontari che hanno fatto il possibile mettendo a disposizione le proprie forze e disponibilità».
«Gli addobbi natalizi hanno invece portato con sé dubbi e polemiche, ad esempio sulle poche e tristi illuminazioni nelle frazioni, concentrando tutti gli sforzi (e risorse) sul centro storico dove tutte le famiglie hanno ricevuto dei ciclamini in regalo, e concludendo con la consegna delle stelle di Natale, realizzata a cura degli operai del Comune (fatto inusuale e grave giacché sono stati distolti dalle loro mansioni canoniche). Consegna che ha premiato quasi tutti, ma non tutti, gli artigiani e commercianti del territorio (come sono stati scelti?) e i cittadini di Pian d’Alma (sono stati consegnati anche a quelli della Vetricella, della Pierotta, di Col di Tolli, ecc?)» si legge ancora.
«Crediamo che tutte le Amministrazioni e i sindaci che si sono succeduti avrebbero voluto per Natale farsi belli in questo modo con i cittadini, ma sappiamo anche che certe volte questi “regali” possono essere considerati dalla legge non come “spese di rappresentanza” ma clientelismo bello e buono nonché distrazione di fondi pubblici. Orbene, più volte siamo stati minacciati dalla sindaca di denunce poi rimaste nel cassetto, questa volta saremo noi a fare le nostre valutazioni e i nostri esposti per fare luce e verificare la regolarità amministrativa in proposito».