GROSSETO – È stata posticipata la chiusura della Rsa Pizzetti. Non più nel giro di due settimane, ma in un “più idoneo lasso di tempo”. Verosimilmente un paio di mesi.
È quanto è emerso oggi durante un incontro tra il direttore del Coeso, Fabrizio Boldrini e i tre sindacati funzione pubblica Cgil Cisl e Uil.
I sindacati, proprio in considerazione del ruolo svolto, hanno chiesto a Boldrini di farsi portatore verso le altre cooperative dell’assorbimento del personale della struttura, consapevoli che un reimpiego totale sarà al momento impossibile, anche in base alle qualifiche dei dipendenti della cooperativa che gestisce la Rsa.
Boldrini avrebbe dato la propria parola di fare da tramite. I sindacati hanno anche chiesto un nuovo aggiornamento sulla vicenda entro fine anno.
Oltre al problema dei dipendenti c’è quello degli ospiti, per cui la Asl ha fatto accordi anche con strutture private per farli restare sul comune di Grosseto, come richiesto dalla maggior parte dei parenti.
Purtroppo la struttura avrebbe bisogno di interventi di ristrutturazione importanti, che erano anche previsti, sebbene in tempi più lunghi. Problemi che ogni tanto si ripresentano e che porteranno alla chiusura della Rsa.
«Il direttore – spiegano Salvatore Gallotta, Simone Gobbi e Sergio Sacchetti rappresentanti sindacali Cgil Cisl Uil – ha ribadito la convinzione della Asl della necessità di chiudere la residenza per anziani di Villa Pizzetti, trovando una sistemazione alternativa agli attuali ospiti, per realizzare al suo posto un hospice e un ospedale di comunità per incrementare i posti letto destinati alle cure secondarie».
«Noi da parte nostra abbiamo ottenuto di non affrettare i trasferimenti, e di lavorare per creare le condizioni favorevoli a una ricollocazione al lavoro del personale della cooperativa Mediterranea, oggi impiegato nella Rsa del Pizzetti. In questa fase la nostra priorità è proprio quella di dare un futuro certo in termini professionali a tutti e 33 gli operatori che lavorano in quella struttura. Asl e Società della salute hanno dato la loro disponibilità a fare da tramite con altre realtà che gestiscono strutture sul territorio per assorbire il personale, in tandem con il nostro impegno per lo stesso obiettivo. La stessa Coop Mediterranea che gestisce le Rsa di Scansano e Castel del Piano, sembra disponibile a rilevare una parte dei lavoratori. Cgil Cisl e Uil su questo non transigono: tutti devono poter continuare a lavorare, nessuno escluso».