GROSSETO – “Con oltre 50mila casi al giorno destinati a diventare molti di più nelle prossime settimane, dobbiamo vivere in maniera diversa la convivenza con il virus. Chi è malato deve stare a casa, come sempre si sarebbe dovuto fare per le malattie infettive contagiose e dobbiamo finire con il tracciamento. Non possiamo continuare a mettere in quarantena e in isolamento forzato decine di persone (i contatti) per ogni tampone positivo”, scrive sulla sua pagina Matteo Bassetti, direttore della clinica di malattie infettive del San Martino di Genova.
Secondo il professore, le regole vanno cambiate: “Non si può contrastare il Covid di dicembre 2021 con gli strumenti normativi del dicembre 2020 – dice -. Più dell′80% degli italiani è vaccinato e per loro il Covid, oggi, è poco più che un brutto raffreddore”.
“Ho seguito e sto seguendo centinaia di persone vaccinate con due o tre dosi di vaccino che hanno il Covid – scrive Bassetti su Facebook -. Ebbene, queste persone hanno un raffreddore o una forma influenzale che dura tre-quattro giorni. Nulla a che vedere con il Covid di un anno fa e con il Covid di chi non è vaccinato”.
Bassetti propone una riflessione sull’utilità dell’isolamento per i contatti vaccinati di un caso positivo: “Il rischio, continuando così è trovarci tra pochissimo con milioni di persone isolate e in quarantena. Chi farà il pane, chi guiderà gli autobus, chi svolgerà le lezioni a scuola, chi garantirà la sicurezza, chi batterà lo scontrino al supermercato, chi lavorerà in ospedale? Usciamo dalla visione del Covid come malattia devastante e entriamo nella fase endemica con una malattia più gestibile (nei vaccinati) costruendo regole diverse. Altrimenti sarà durissima”.
Intanto questa mattina è iniziato un primo confronto sulla quarantena anche al Ministero della Salute, visto l’aumento vertiginoso delle persone in isolamento: “La riflessione sul numero di persone in quarantena l’abbiamo fatta questa mattina col ministro Roberto Speranza – ha dichiarato il commissario straordinario per l’emergenza covid-19, il generale Francesco Paolo Figliuolo, durante la sua visita in Piemonte -. Gli scienziati stanno studiando con l’Istituto Superiore di Sanità”.
“Adesso le quarantene sono diverse per i vaccinati e i non vaccinati – aggiunge il commissario -, si sta studiando cosa mettere in campo”.
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