GROSSETO – “Apprezziamo che il consiglio comunale di Grosseto abbia approvato all’unanimità la mozione per ridurre l’aliquota Imu per i capannoni dove vengono svolte attività artigianali, inserendola nello scaglione dell’8,6 per mille”.
“È una decisione che risponde alla battaglia che anche la nostra associazione, porta avanti da anni e che abbiamo rappresentato anche di recente nel nostro incontro promosso dalle assessore Petrucci e Rusconi”. Anna Rita Bramerini, direttore di Cna Grosseto commenta così la recente decisione dell’assise di Grosseto. “Confidiamo nel fatto che questa decisione – aggiunge Bramerini – possa risolvere il problema per il quale abbiamo assistito i nostri associati negli ultimi mesi, invitandoli a fare ricorso in commissione tributaria”.
Già con delibera del 2015, infatti, il Comune di Grosseto aveva deliberato che i capannoni all’interno dei quali si svolge attività artigianale, regolarmente iscritte all’albo delle imprese artigiane, dovessero pagare l’aliquota Imu agevolata dell’8,6 per mille. Ma all’arrivo delle prime cartelle Imu molti artigiani di Cna si erano visti applicare l’aliquota maggiorata del 10,60 per mille. “La maggior parte degli immobili in cui si svolgono attività di tipo artigianale, nell’ambito del comune di Grosseto, è classificato nella categoria D7, cioè come capannone industriale”, pertanto in base a tale classificazione non veniva riconosciuta l’aliquota ridotta riservata, a parere del Comune, solo agli immobili di tipo artigianale.
“Confidiamo quindi – conclude Bramerini – che dopo l’approvazione all’unanimità di quest’ultima mozione, l’amministrazione, possa risolvere anche la questione rimasta sospesa, per la quale molte delle nostre aziende, hanno dovuto intraprendere la via del contenzioso tributario, per gli anni dal 2015 al 2021”.