GROSSETO – Due classi a casa, non perché ci siano troppi positivi, ma perché mancano i voucher per i tamponi per verificare le positività.
A lamentare la situazione sono i genitori di una scuola superiore di Grosseto. Un padre racconta: «Sabato abbiamo avuto notizia che in classe c’era un positivo. Tutti ci siamo attivati autonomamente per far fare ai ragazzi un tampone in farmacia, a pagamento. Tutti i ragazzi sono risultati negativi. Poi ci siamo messi in attesa del voucher per il tampone T0, che però non è arrivato».
I genitori nel frattempo decidono di rimandare i figli a scuola già da lunedì. Martedì però l’istituzione scolastica li chiama perché li vengano a prendere. A scuola senza T0 non possono stare «Poi vi arriverà la mail». Ma il voucher non arriva né arriverà, perché, come dice la scuola “a voce” ai genitori «Non ci sono tamponi» la Asl li avrebbe terminati.
«Anche un genitore che lavora per il sistema sanitario ha confermato la cosa, ossia che questi tamponi al momento scarseggiano e quindi la Asl non li manda alle farmacie» continua il padre in questione.
«La scuola ci ha detto che faremo direttamente il T5» ma il secondo tampone si attiva a sette giorni dal primo, e quindi pare improbabile che si parta direttamente con quello, più probabile che si sfrutti l’arrivo delle vacanze di Natale per chiudere la questione della classe.
Il problema della difficoltà a trovare tamponi con voucher in farmacia, tra l’altro, è stato segnalato anche da un’altra madre, qualche giorno fa. «Ho girato quasi tutte le farmacie della città: avevano il tampone a pagamento ma la Asl non mandava quelli con voucher».
Come funziona il sistema: la scuola carica su software il nominativo dei ragazzi e il sistema genera un voucher con Qrcode che poi verrà inviato dal Sisp (sistema informativo sanitario della prevenzione collettiva) alle famiglie tramite mail. Con questo voucher le famiglie possono andare nei punti-tampone prescelti. In questa “catena” qualcosa sembra però essere andato storto.