FOLLONICA – Sono Teresa Romagnoli e Elena Bricchi le due studentesse che si sono aggiudicate le borse di studio in memoria di Elena Maestrini. Le due studentesse lo scorso anno scolastico di sono diplomate con risultati eccellenti e hanno già intrapreso gli studi universitari: Teresa ha scelto ingegneria spaziale mentre Elena ha scelto medicina.
La tradizionale cerimonia di consegna si è svolta questa mattina nell’aula Magna del liceo scientifico della città, alla presenza dei genitori di Elena, Roberta e Gabriele Maestrini; la dirigente scolastica Alessandra Marrata; l’assessore all’istruzione Barbara Catalani e l’ideatrice della giornata di commemorazione, la professoressa Graziella Poli.
Una volta all’anno, tradizionalmente a dicembre, la scuola ricorda Elena Maestrini, la studentessa vittima della tragedia Erasmus nel 2016 in Spagna e Michele Maccianti, anche lui ex allievo del liceo morto nel 2018 in un tragico incidente in mare. Ogni anno i genitori dei due ragazzi scomparsi fanno una donazione alla scuola: la famiglia Maestrini l’ha scelta in forma di due borse di studio dal valore di 500 euro ciascuna per gli studenti più meritevoli che si sono diplomati nell’anno scolastico precedente mentre la famiglia di Michele ogni anno porta un progetto nuovo tra le mura della scuola; lo scorso anno una serra ipoponica e questa volta un abbonamento al teatro per gli studenti.
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«Questo riconoscimento giunto ormai al sesto anno vuole premiare gli studenti che hanno conseguito il diploma della scuola superiore con ottimi risultati – ha detto Gabriele Maestrini, il padre di Elena -, frutto dell’impegno costante, delle capacità naturali ma anche della forte volontà di imparare. Premiare la volontà e l’impegno dei giovani è una delle strade per insegnare a questi uomini e donne di domani a darsi degli obiettivi, a credere nelle proprie capacità, nella forza delle proprie scelte. Difendere valori come impegno, coerenza, in un mondo che sempre più sembra preferire la superficialità e la mediocrità è duro, ma credo sia la base per creare le premesse per un avvenire migliore Un grazie speciale a Elena e Teresa che premiamo oggi per i loro meriti, con l’augurio che possiate realizzare i vostri sogni. Continuate a studiare e a lavorare con lo stesso impegno che avete messo per raggiungere questi risultati».
«Vorrei ricordare e rendervi partecipe al nostro dolore – ha concluso Gabriele Maestrini -, perché a quasi sei anni dall’incidente le nostre ragazze Elena, Serena, Francesca, Elisa, Valentina, Lucrezia, Elisa, Christina, Cioè, Julia, Mohina, Veronica e Puong, cariche di sogni e di speranza stanno ancora attendendo giustizia».
«Nella vita ci sono esempi che possono essere seguiti; negativi o positivi, la scelta spetta a ognuno di noi – sono state le parole della mamma di Michele, Cinzia Zanaboni -. Conoscevo Elena già prima che nascesse dentro la pancia della sua mamma e lei ha sempre fatto parte della mia vita. La testimonianza dei suoi genitori mi ha sempre coinvolto profondamente.
Venire qui è sempre struggente – ha aggiunto rivolto agli studenti presenti -, un tramando di passato e presente. Nei vostri occhi vedo Michele o quando si apre una porta, penso sempre che sia lui ad entrare. Eppure, ogni volta che vengo qui ci sto bene, mi sento protetta e sicura».
Le due studentesse premiate hanno ricevuto anche un omaggio letterario della giornalista Jule Busch, che ha consegnato ad entrambe una copia del suo libro “La figlia d’Europa“, che racconta la storia di Elena Maestrini.
Abbiamo seguito la cerimonia con gli scatti di Giorgio Paggetti.