FOLLONICA – L’ambito Maremma Toscana Nord e l’Ambito Costa degli Etruschi hanno stretto un accordo con il Coni e con il Comitato Paralimpico della Regionale Toscana, ovvero il Cip, per promuovere un progetto pilota, che ha come primo obiettivo lo sviluppo di attività congiunte tra atleti, sia in percorsi amatoriali che agonistici.
Ieri pomeriggio, per siglare l’accordo, sono arrivati a Follonica – Comune capofila dell’Ambito Maremma Toscana Nord – Sandra Scarpellini, sindaca del Comune di Castagneto Carducci, neo capofila dell’Ambito Costa degli Etruschi, l’assessore al Turismo, referente per l’Ambito, Cristiano Pullini e il consigliere delegato allo sport del Comune di Cecina Mauro Niccolini. Ad accogliere la delegazione è stato l’assessore al turismo del Comune di Follonica Alessandro Ricciuti. All’evento hanno preso parte anche i componenti del gruppo di lavoro sport e turismo sportivo dell’Ambito Maremma Toscana Nord: Susanna Lorenzini, assessora al turismo di Castiglione della Pescaia, Silvia Travison, assessora al turismo di Scarlino, Irene Marconi, assessora al Turismo di Massa Marittima e Massimo Biagini, assessore al turismo di Montieri.
Il Teatro Fonderia Leopolda ieri pomeriggio ha accolto i vari delegati e gli atleti che hanno potuto assistere alla firma dell’accordo siglato insieme al presidente del Coni Simone Cardullo. Il sindaco di Follonica Andrea Benini, a casa per una quarantena, ha inviato un videomessaggio alla platea, e lo stesso ha fatto il presidente del comitato Italiano Paralimpico Massimo Porciani che ha firmato digitalmente il documento.
L’Ambito Costa degli Etruschi ha partecipato al percorso di candidatura per la Comunità Europea dello Sport, ottenendo il riconoscimento per l’anno 2022 mentre l’Ambito Maremma Toscana Nord ha ottenuto lo stesso riconoscimento per il 2023 e così le due realtà hanno ritenuto di mettere al centro dei loro progetti l’importanza dello sport, inteso non solo come agonismo, ma, anche, come strumento di coesione sociale, di miglioramento della salute e della qualità della vita dei cittadini, di educazione dei giovani, di rispetto dell’equilibrio di genere e di integrazione dei diversamente abili. L’obiettivo del patto è infatti quello di rafforzare il concetto di “sport come veicolo di inclusione sociale”, nella sua più ampia interpretazione.
«Vogliamo che questo sia un punto di partenza per continuare a lavorare con capacità, mantenendo questo spirito di collaborazione, di inclusione e di apertura tra Ambiti, comitati e realtà territoriali – dice il sindaco di Follonica Andrea Benini, che ha ospitato l’evento – Questo è infatti il valore aggiunto che ha permesso già di vedere i primi, importanti, risultati. Le nostre società sportive lavorano costantemente per rafforzare le comunità, perché lo sport ha questa capacità fondamentale di non enunciare dall’alto valori ma di farli sperimentare sul campo. Grazie allo sport, che sia di livello agonistico o amatoriale, si costruiscono legami e si fanno i conti con le vittorie o con le sconfitte. Vivere tutto questo significa crescere, dandosi delle opportunità future».
«Si tratta di un accordo importante nono solo perché per la prima volta il Coni e il Cip insieme partecipano ad un’attività con gli atleti ma perché questo viene fatto su due Ambiti che rappresentano un territorio omogeneo – aggiunge l’assessore Alessandro Ricciuti – Una primogenitura in tutta la Regione Toscana che rappresenta una collaborazione importante tra ambiti confinanti, secondo quanto previsto dalla legge regionale sul turismo».
“Come Ambito Turistico Costa degli Etruschi – sostiene Cristiano Pullini Assessore al Turismo del Comune di Castagneto Carducci capofila dell’Ambito Costa degli Etruschi – siamo molto felici di poter proseguire la fruttuosa e stimolante collaborazione con l’Ambito Turistico Maremma Toscana Area Nord, che ha i nostri stessi obiettivi. Entrambi infatti intendiamo sviluppare nuovi progetti, oltre che nel balneare che è un settore già sperimentato dai nostri territori, anche per la destagionalizzazione dell’offerta turistica in genere. Crediamo in questo percorso che coniuga lo sport con l’inclusione sociale e che già abbiamo sperimentato con i campus sociali realizzati con il Cip. Puntiamo molto su questo progetto che ci rende particolarmente orgogliosi e che rafforza temi come lo sport e l’attenzione verso il terzo settore che poniamo al centro del nostro pensare e agire. Non vogliamo più argomentare le attività svolte da atleti normodotati o atleti disabili ma esclusivamente di sportivi”.