GROSSETO – “Oggi 16 dicembre, alla presenza della presidente del Tribunale di Grosseto Laura Di Girolamo, di Maura Mordini, docente del Dipartimento Giurisprudenza dell’Università di Siena e vicepresidente del Comitato tecnico scientifico del Polo universitario grossetano, dell’avvocata Giuliana Romualdi del Foro di Grosseto, docente in materia di procedure stragiudiziali di risoluzione delle controversie presso l’Università di Siena, e del consigliere di Banca Tema Francesco Gentili, è stato presentato il progetto Giustizia semplice”, recita la nota del Polo universitario grossetano.
“Il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Siena ed il Tribunale di Grosseto intendono avviare un’importante iniziativa finalizzata alla riduzione del contenzioso ordinario civile e commerciale e al miglioramento dell’efficienza ed efficacia del servizio Giustizia, attraverso l’invio in mediazione delle parti in causa, in conformità a quanto previsto dal Dlgs. n. 28/2010”.
“Pur in presenza di una normativa precisa, la risoluzione extragiudiziale della controversie sembra ancora procedere a rilento nel nostro Paese, poiché le parti privilegiano il ricorso al giudice ordinario”, prosegue.
“Di qui la necessità di un cambio di prospettiva, anche culturale, che promuova e realizzi l’ingresso nelle procedure contenziose di un esperto di mediazione dei conflitti per il supporto al giudice in materia di ‘mediabilità’ della lite”.
“Banca Tema ha finanziato le borse di studio per un totale di Euro 12.000 lorde a beneficio di neolaureati in giurisprudenza residenti nella provincia di Grosseto, che coadiuvino il magistrato nella valutazione delle cause pendenti in materia civile e commerciale, da inviare in mediazione. La vincitrice della prima borsa di studio è Camilla Biagioni e dalla prossima settimana sarà di nuovo possibile partecipare al bando scaricabile dal sito dell’Università di Siena”, ha continuato la nota.
“Il programma si propone: la riduzione del contenzioso giudiziario, con una conseguente diminuzione dei tempi di durata dei procedimenti; l’avvicinamento del cittadino e delle imprese alla giustizia, rendendoli partecipi delle modalità di risoluzione della controversia; la valorizzazione delle competenze dell’avvocato, parte necessaria delle procedure di mediazione; l’attenzione agli interessi delle imprese e delle relative organizzazioni attraverso l’offerta di strumenti e percorsi che valorizzano l’efficienza imprenditoriale e salvaguardano gli investimenti impiegati”.
“Il progetto si avvale anche dei risultati conseguiti dal Tribunale di Firenze e dalla Corte d’Appello di Firenze nell’ambito dei progetti ‘Nausicaa’ e ‘Giustizia Semplice’, che forniscono le linee guida anche del presente progetto nonché dei lavori del laboratorio ‘Un altro modo’ di cui fanno parte i Dipartimenti di Giurisprudenza delle tre università toscane, nonché il corso di laurea in Scienze per la pace dell’Università di Pisa”, conclude.