PITIGLIANO – Si sa, non è la prima volta che viene raccontato, che nel nostro Paese – così come all’estero – è difficile (?) superare quella sedicente tradizione dei petardi o dei cosiddetti “botti” di Capodanno che, purtroppo, reca notevoli problematiche ai nostri amici a quattro zampe (e non solo).
È noto, infatti, che molti animali, impauriti dai boati dei “mortaretti”, fuggano dai cortili mettendo in pericolo la propria vita o che vengano colpiti da un infarto perché cardiopatici o molto anziani. Ciò nonostante, abbiamo tantissimi “artificieri amatoriali” che non hanno alcuna intenzione di cambiare usanza.
E allora cosa si può fare di fronte all’indifferenza di una corposa dose della popolazione? Beh, è chiaro, si può ricorrere ad alcuni rimedi fai-da-te, come tenere i nostri amici a quattro zampe (e non solo) lontani dai luoghi di festeggiamento, evitare di lasciarli soli (con il rischio che storditi ed impauriti si feriscano) o magari di organizzare una gita fuoriporta, in un luogo più tranquillo, durante le feste. Forse, però, non è sufficiente.
E allora si potrebbe ricorrere al “metodo Pitigliano”, ovvero lanciare una petizione (popolare), dal titolo “Stop ai fuochi d’artificio di Pitigliano”, per raccogliere le firme (almeno 200) per chiedere al sindaco di emettere ” […]un’ordinanza contingibile a difesa della salute degli animali, in particolare dei cani, messa seriamente in pericolo dai “botti” di capodanno previsti per la sera del 31/12/2021, proibendone l’uso su tutto il territorio comunale. Che si impegni, contestualmente, a portare in consiglio comunale un apposito provvedimento che ne proibisca per sempre l’uso”.
Chissà se la legge riuscirà a fare il suo corso. C’è da precisare (anche se pare abbastanza ovvio) che la questione non è meramente giuridica, ma squisitamente di etica e morale. Mettiamola così: a parti invertite, i cani, per esempio, saprebbero come comportarsi, senza bisogno di ricorrere ad un’ordinanza.
Ecco il link della petizione: Petizione · Stop ai fuochi d’artificio a Pitigliano · Change.org