SCARLINO – «Dopo tutti i disagi subiti dalla scuola in tempi di Covid, anche dovuti alla didattica a distanza (che ha creato problemi agli alunni, alle loro famiglie e agli insegnanti), la chiusura del plesso di Scarlino Scalo ha creato un enorme malessere che speriamo sia il più limitato possibile, anche in vista delle prossime vacanze natalizie».
Così i gruppi consiliari PensiAmo Scarlino, Per Scarlino e Scarlino Insieme in una nota.
«Come abbiamo appreso tutti noi cittadini ieri – affermano -, dal sito e dai social dell’amministrazione, il sindaco ha disposto la chiusura del plesso con un’ordinanza, dal 14 al 18 dicembre, a causa di un fulmine che, nella notte tra l’8 e 9 dicembre, ha colpito l’edificio, danneggiando i riscaldamenti, la linea telefonica e la connessione web, per fortuna non creando problemi di agibilità dell’immobile».
«In questi casi riteniamo che la corretta informazione e la tempestività siano fondamentali, in particolare perché si parla della scuola e dei suoi alunni. Invece, sentendo le lamentele di numerosi genitori, sembra che questi elementi siano stati trascurati. Le famiglia sono venute a conoscenza della situazione reale solamente lunedì, attraverso le chat dei genitori, e hanno saputo dai social dell’imminente sospensione delle lezioni».
«Inoltre – aggiungono -, se il danno era stato accertato già giovedì mattina con tempestività, perché la decisione è arrivata solo a distanza di cinque giorni, dopo che per alcuni giorni gli alunni sono comunque andati a scuola, peraltro forse nei giorni più freddi della stagione finora? Se sono stati sufficienti i riscaldamenti elettrici in quei giorni, non c’erano possibilità di far proseguire le lezioni adesso che il clima è migliorato e all’orizzonte non si vedono peggioramenti, dopo le piogge e il freddo delle settimane passate? Ci chiediamo anche perché dopo cinque giorni non si sia ancora provveduto alle riparazioni, e di chi sia la responsabilità di questo ritardo, dato che la chiusura creerà molti problemi alle famiglie, che dovranno sconvolgere le loro abitudini quotidiane legate agli impegni lavorativi molto spesso non prorogabili».
«Ci aspettiamo che i nostri dubbi e preoccupazioni non siano sottovalutati o ignorati come succede, o ancora peggio considerati una rottura di scatole tipica delle opposizioni – concludono i gruppi consiliari di minoranza -. Nascono invece dall’ascolto e dalle legittime lamentele delle famiglie direttamente interessate, e speriamo servano a stimolare una comunicazione più efficace e una maggiore efficienza amministrativa che ci sembra latente nei momenti di necessità: speriamo almeno che siano rispettati i tempi previsti e che le lezioni riprendano regolarmente lunedì 20 dicembre senza ulteriori proroghe».