GROSSETO – “L’approvazione dei nuovi incarichi di funzione del personale della Azienda Usl Toscana sud est delle professioni infermieristiche ed ostetriche e delle professioni tecnico sanitarie (Delibere DG n. 1614 e 1615 del 07/12/2021) ci lascia sgomenti, attoniti e delusi”, a scriverlo, in una nota, le segreterie di Area vasta Toscana sud est Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica.
“E questo perché è stato fatto senza un vero confronto al tavolo sindacale – proseguono -, nonostante lo avessimo più volte richiesto (note unitarie del 18 e 25 novembre e del 7 dicembre), riguardo alla definizione di dettaglio degli incarichi e della loro pesatura in termini economici, così come ci richiedevano i lavoratori e le lavoratrici. Impedire un confronto vero e approfondito su questo tema, fondamentale sia per l’erogazione dei servizi e delle prestazioni sia per l’organizzazione del lavoro sia per le aspettative professionali di molti, è, a nostro avviso, un fatto estremamente grave che potrebbe avere ripercussioni negative non solo sul fronte delle relazioni sindacali, ma anche
sul clima lavorativo, lasciando inascoltate e non considerate le osservazioni e le problematiche del personale”.
“Le buone relazioni sindacali sono inquadrabili nell’articolo 3 comma 4 del Ccnl 2016-2018 – vanno avanti i sindacati -, e si sostanziano nell’esercizio dell’istituto della partecipazione, finalizzata ad instaurare forme costruttive di dialogo tra le parti, anche su atti e decisioni di valenza generale delle aziende sanitarie, in materia organizzazione ed altro”.
“Sappiamo che l’Azienda poteva procedere autonomamente con l’approvazione – affermano Cgil, Cisl e Uil -, ma non possiamo accettare che si faccia in questo modo, dove la forma non corrisponde alla sostanza, senza dare il tempo materiale di valutare i documenti richiesti né di poter fornire le osservazioni: deliberare gli incarichi a ridosso di una importante festività nazionale senza aver neppure uno “straccio” di incontro è una ulteriore caduta di stile. Ecco perché sono state mortificate le relazioni sindacali, che devono essere sempre perseguite, non solo quando fa comodo, ma se è questo il metodo con cui l’Azienda Usl Toscana sud est vuole andate avanti, ne prendiamo atto”.
“Non aver perseguito l’istituto della partecipazione, attivando un sano e franco confronto, non vuol dire solo non aver ascoltato le organizzazioni sindacali di Area Vasta, ma vuol dire non aver considerato o ascoltato, e quindi non riconosciuto il contributo dei tantissimi operatori sanitari e tecnici sanitari che si sono rivolti a Cgil, Cisl e Uil, ovvero lavoratrici e lavoratori che ogni giorno si prodigano per curare, assistere e sostenere i cittadini”, concludono i sindacati.