GAVORRANO – Ennesimo attacco da parte di un predatore all’azienda agricola Venturi di Gavorrano. Questa notte, un lupo, così affermano i titolari Marzia e Rossano Murzi, ha saltato le recinzioni che proteggono i loro animali e si è intrufolato nella stalla delle pecore. Il bilancio è di una pecora morta, sbranata e fatta a pezzi dopo averla trascinata fuori dalla stalla.
Per Marzia e Rossano non è una novità, gli attacchi dei predatori sono all’ordine del giorno e si difendono come possono: rafforzando le reti, portando il bestiame al riparo, cercando di non perdere mai gli animali di vista. Ma di notte, nonostante i cani da guardia e le pecore all’interno della stalla rimane sempre il rischio di un attacco.
L’azienda Venturi conta quasi 200 pecore, quella uccisa stanotte era un montone destinato alla riproduzione, un animale importante per gli allevatori che sono molto arrabbiati perché gli attacchi dei predatori rischiano di mettere in ginocchio l’azienda e nessuno rimborsa i danni.
«Verrebbe voglia di smettere – dice Rossano – anche perché stamattina verrà l’Asl per il verbale, ma alla fine diranno che è colpa nostra, come l’ultima volta perché la stalla non era chiusa bene o perché le recinzioni sono sono abbasta alte».
Andare avanti così è difficile perché i danni provocati dai predatori sono alti e i costi per costruire recinzioni più solide insostenibile senza aiuti statali. Gli allevatori si sentono lasciati soli con il problema e senza tutele. «Ringrazio tutti gli animalisti che difendono i lupi – dice Rossano amareggiato -. Per fortuna fra poco smetterò. Lavoriamo 365 anni all’anno e non guadagniamo niente, come potremmo fare questi lavori per proteggerci»?