GROSSETO – “Mantenere alto il livello di sicurezza lungo le strade, diminuendo il rischio di crollo degli alberi e i danni da impatto in caso di incidente, è fondamentale. Al contempo, serve non dimenticare che esistono strade storiche di immenso pregio paesaggistico, di cui le alberature sono parte integrante. Decidere di tagliarle, determina ogni volta una inesorabile perdita di valore. Eppure, è quello che sta accadendo in Italia, da Nord a Sud, passando dalla Maremma. A tale riguardo, molte associazioni – tra cui anche Legambiente – hanno inviato una nota al ministro per i trasporti e le mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, segnalando come, in pochi mesi, siano state tagliate tonnellate di alberi”, scrive, in una nota, Legambiente.
“I problemi connessi alle attuali norme – afferma Angelo Gentili, membro della segreteria nazionale di Legambiente – sono molteplici. Una cosa è certa: il mantenimento della sicurezza stradale è prioritario. Ciò detto, bisogna assolutamente riuscire a tenere conto del valore paesaggistico di viali e strade alberate, vere e proprie “icone” delle strade di Maremma, che rischiano di scomparire definitivamente”.
“Altro aspetto su cui bisogna porre l’attenzione – prosegue Gentili – è la partita legata ai servizi ecosistemici degli alberi, misurabile in tonnellate di CO2 assorbita. Da non dimenticare è anche il fatto che una strada alberata mantiene salde le sponde, evitando frane e smottamenti e in estate è più fresca, riducendo notevolmente l’evaporazione e mantenendo più bassa la temperatura atmosferica. La soluzione è semplice: per una corretta gestione delle alberate stradali esistenti e future, servono regole precise e serve dare seguito con regolarità a interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. A beneficiarne saranno la sicurezza e l’ambiente”.
“Nella proposta inviata al ministro per le infrastrutture e le mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, e che a questo punto Legambiente intende estendere anche ai sindaci dei Comuni maremmani affinché se ne facciano portavoce, si invita a definire una mappa delle strade storiche e di pregio paesaggistico, in cui sarà necessario legittimare le alberate stradali nelle fasce di pertinenza al pari di banchine spartitraffico. Inoltre, si invita a consentire nuove piantumazioni e la conservazione degli alberi e delle siepi nei luoghi in cui svolgono un ruolo cruciale nella riduzione delle frane, prevedendo deroghe alle distanze minime per realizzare opere di ingegneria naturalistica”, concludono da Legambiente.