Pubblichiamo la rettifica richiesta dall’avvocato Serena Giannini a nome della sua assistita Monica Bartoli. La rettifica riguarda l’articolo “Festa senza mascherine, niente controlli febbre e green pass; da qui è partito il focolaio covid”. L’articolo era la pubblicazione di una nota ufficiale inviata dal Comando provinciale dei Carabinieri in merito alle indagini sulla festa in questione. Di seguito la nota di rettifica e precisazione così come richiesto dall’avvocato.
L’articolo pubblicato in data 26 Novembre 2021 da Codesto quotidiano on line dal titolo “Festa senza mascherine, niente controlli febbre e green pass; da qui è partito il focolaio covid”, riporta fatti non rispondenti alla realtà,
In particolare la mia assistita, nella sua qualità di Presidente del Circolo Arci di Torniella, nel ridetto articolo è stata accusata di non aver provveduto al controllo della temperatura dei partecipanti alla serata e alla verifica dei green pass.
La circostanza è falsa.
Prova ne sia che all’esito delle indagini svolte dai Carabinieri, fondate sulle testimonianze dei partecipanti, nessuna contestazione è stata elevata per l’omessa verifica della temperatura corporea e dei green pass.
Peraltro durante la serata per ben tre volte sono intervenute le Forze dell’Ordine; dapprima alle 22 e 30 sono intervenuti i Carabinieri di Roccastrada; subito dopo la Polizia Municipale sempre di Roccastrada e ancora successivamente, alle 1.30, di nuovo i Carabinieri. E nessuna infrazione è stata verificata e contestata al momento, né alla Bartoli, né agli avventori.
Evidente come tali false affermazioni abbiano leso la reputazione della mia assistita.
Ciò posto, la Sig.ra Bartoli Monica, in qualità di presidente del Circolo di Torniella, mio tramite invita codesta testata a provvedere, ai sensi dell’ art. 8 L.47/1948, alla rettifica dell’articolo pubblicato in data 26 Novembre 2021 dal titolo “Festa senza mascherine, niente controlli febbre e green pass; da qui è partito il focolaio covid” specificando che sono stati regolarmente eseguiti i controlli della temperatura corporea e dei green pass. E a precisare che durante la serata sono intervenute per ben tre volte le forze dell’ordine senza rilevare al momento alcuna infrazione, se non l’omessa esposizione del cartello riportante la capienza massima del locale.