GROSSETO – La diffusione della variante Omicron (recentemente scoperta e considerata molto più contagiosa di quelle precedenti) del coronavirus sta generando preoccupazione un po’ in tutto il mondo e sono già tanti i Paesi che hanno adottato misure straordinarie sulle frontiere e sugli ingressi dall’estero.
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Per questo alla vigilia delle festività natalizie quando molti italiani erano già pronti a programmare le loro vacanze, sono cambiate molte cose ed è necessario stare attenti agli obblighi e ai divieti che sono scattati negli ultimi giorni e nelle ultime ore.
Ecco una guida aggiornata su quello che c’è da fare per chi ha deciso di viaggiare e spostarsi in Italia o all’estero secondo le indicazioni del ministero degli esteri. Come si legge sul sito della Farnesina «tutti coloro che intendano recarsi all’estero, indipendentemente dalla destinazione e dalle motivazioni del viaggio, devono considerare che qualsiasi spostamento, in questo periodo, può comportare un rischio di carattere sanitario.»
Italia – Nel nostro Paese non ci sono in questo momento restrizioni rispetto agli spostamenti che scatterebbero solo nel caso di “zona rossa”. Attualmente tutte le regioni italiane sono in zona bianca tranne il “Friuli Venezia Giulia” che si trova da lunedì 29 novembre in “zona gialla”. In Italia l’ingresso è vietato a chi è stato in Sudafrica, Lesotho, Botswana, Zimbabwe, Mozambico, Namibia, Eswatini, Malawi negli ultimi 14 giorni.
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Frontiere chiuse – I Paesi che hanno deciso si chiudere le frontiere a tutti gli stranieri sono ad oggi il Giappone, Israele e Marocco.
Regno Unito – Per entrare in Gran Bretagna è necessario un tampone molecolare con esito negativo e un isolamento di dieci giorni. Queste restrizioni non si applicano però nel caso di persone che abbiano completato il ciclo vaccinale da almeno dieci giorni e che non siano transitate dai Paesi ritenuti a rischio negli ultimi dieci giorni. Per questi soggetti la procedura di ingresso nel Regno Unito prevede: prenotare un tampone PCR molecolare da svolgere nel Regno Unito entro il 2° giorno dopo l’arrivo; compilare un modulo dove viene indicata la prenotazione del tampone del 2° giorno; viaggiare con una certificazione vaccinale come ad esempio il “green pass”. Da qualche giorno sono state reintrodotte le mascherine, con l’obbligo per negozi e mezzi di trasporto pubblico.
Francia – In Francia è in vigore il green pass europeo come in Italia. È obbligatorio esibirlo per accedere a luoghi di svago e di cultura come musei, cinema, teatri, bar e ristoranti, anche negli spazi all’esterno dei locali. Il green pass si applica alle persone over 12. La certificazione verde viene chiesta anche su aerei, treni e bus, negli studi medici e nei grandi centri commerciali.
Austria – Fino al 12 dicembre l’Austria è in lockdown generale, dal 13 dicembre invece le restrizioni si applicheranno ai non vaccinati. Per chi proviene dall’Italia non è necessaria la quarantena deve però essere in possesso del certificato vaccinale oppure deve effettuare un tampone molecolare entro 24 ore dall’ingresso nel Paese.
Germania – Per entrare in Germania bisogna essere vaccinati, guariti o avere effettuato un tampone antigenico o molecolare con esito negativo. Si considerano vaccinati tutte le persone che hanno fatto. il ciclo completo da almeno 14 giorni. In alcune regioni, i land, sono state introdotte restrizioni “2G” cioè che alcune attività sono riservate solo ai “vaccinati e ai guariti”.
Spagna – Per l’ingresso in Spagna è necessario consultare la lista dei Paesi considerati a rischio; la lista viene aggiornata spesso. Quindi per sapere se dall’Italia si può entrare in Spagna è necessario consultare il sito della Farnesina.
Portogallo – Anche per il Portogallo è richiesto sia il green pass o certificazione vaccinale e un tampone molecolare ocn esito entro le 72 ore precedenti l’ora dell’imbarco, o, in alternativa del test antigenico con esito negativo realizzato nelle 48 ore precedenti l’ora dell’imbarco.
Mete esotiche e corridoi “covid free” -Il ministero degli esteri ha autorizzato una serie di corridoi covid free per alcuni Paesi. In particolare: Aruba, Maldive, Mauritius, Seychelles, Repubblica Dominicana, Egitto (limitatamente alle zone turistiche di Sharm El Sheikh e Marsa Alam). Questo tipo di viaggi devono essere organizzati da agenzie e tour operator. Prima del rientro in Italia va compilato il PLF (Passenger Locator Foprm). Nelle 48 ore antecedenti l’imbarco bisogna effettuare un tampone rapido o antigenico.