FIRENZE – “Una mozione per cercare di porre rimedio agli effetti della sentenza del Consiglio di Stato sulle concessioni demaniali marittime. E’ quella presentata dal gruppo Lega in Consiglio Regionale con prima firmataria la capogruppo Elisa Montemagni e le sottoscrizioni dei consiglieri Andrea Ulmi, Marco Landi ed Elena Meini“, spiegano dal gruppo Lega del Consiglio regionale.
“La sentenza – sostiene Ulmi- apre una situazione di ulteriore incertezza, specie per quei comuni, come Grosseto, che aveva cercato di muoversi tra le maglie della proroga fino al 2033 rispetto all’applicazione della Direttiva Bolkestein e l’assenza di decreti attuativi. Crediamo che chi ha una struttura e vi ha investito non possa ritrovarsi oggi a dover fare i conti con una situazione che improvvisamente cambia e che, tra poco più di due anni, potrebbe rimettere tutto in discussione”.
“L’ex Ministro Centinaio – afferma- aveva raggiunto un primo, importante, risultato con la possibilità di usare i 15 anni di tempo di proroga per ricontrattarne l’applicazione in Italia. Con il Governo Conte 2 si è lasciato un vuoto normativo non prevedendo i decreti attuativi e portando diversi enti locali a compiere errori nelle procedure. Il problema, come spesso accade, è stato a monte, cioè quando l’Italia accettò quanto previsto dalla Bolkestein senza prevedere una deroga che, come spiegato successivamente, poteva essere richiesta proprio per la tipologia del suo tessuto imprenditoriale marittimo fatto soprattutto da piccole e medie imprese, che rischiano di soccombere di fronte ai grandi tour operator mondiali interessati ad aggiudicarsi le ambite coste nazionali”.
“Se si volevano apportare dei cambiamenti, e non degli stravolgimenti, sarebbe stato possibile farlo senza giungere all’attuale situazione di incertezza. Penso all’economia turistica della Maremma che può avere dei contraccolpi negativi – conclude il consigliere della Lega-, per questo, oltre ad esprimere la nostra vicinanza agli operatori balneari e alle loro famiglie, ci siamo attivati con la mozione impegnando la giunta e il presidente della Regione ad attivarsi nei confronti del Governo Italiano e del Parlamento per difendere in ogni sede opportuna la specificità della balneazione italiana, ed in particolar modo la sua prevalente vocazione di pmi, e di sostenere con urgenza la necessaria riforma del demanio marittimo e qualsiasi altro provvedimento legislativo finalizzato alla salvaguardia del comparto balneare italiano”.