“Una legge ad hoc sui cani da protezione è diventata ormai un’esigenza per tutelare i pastori e permettere loro di trovare un equilibrio sociale nel territorio”. Questo il grido d’allarme che DifesAttiva, Io non ho paura del lupo e la cooperativa Eliante hanno lanciato durante il webinar dedicato proprio ai cani da protezione del bestiame.
“In tutta Europa si sta parlando di una legge per tutelare i pastori e i cani da protezione – spiegano i tre soggetti che hanno dato vita al webinar – e alcuni paesi, addirittura, hanno già cominciato a lavorarci. In Italia l’esigenza di una norma che tuteli i cani è sentita ormai da tempo, anche perché il nostro paese è conosciuto in tutto il mondo per aver fatto scuola sul cane da protezione, così come su altre esperienze secolari come ad esempio la transumanza. L’esigenza di una norma idonea al cane da guardiania risponde, infatti, a due temi principali: l’aumento di questa tipologia di cani sul territorio nazionale, dovuta alla costante e naturale espansione dei grandi carnivori, e la necessità di trovare un equilibrio sociale tra i pastori che ricorrono ai cani da protezione rispetto alla convivenza con chi vive il territorio”.
La proposta di legge era già stata anticipata lo scorso anno, nel dicembre del 2020, ad un membro della commissione Agricoltura del Senato. La richiesta era nata proprio dopo un’audizione del 17 novembre 2020, in cui si era parlato dei danni causati da fauna selvatica e ad intervenire era stata Francesca Barzagli in qualità di allevatrice ovina e presidente di DifesAttiva.
“Il testo presentato – spiega Francesca Barzagli, presidente DifesAttiva – è composto da 17 articoli che mettono in luce l’esigenza di sapere quanti cani ci siano sul territorio nazionale e supportare l’allevatore nel momento in cui gli stessi cani hanno un atteggiamento non idoneo nei confronti del mondo non allevatoriale. Con questa proposta non vogliamo limitare ma bensì consigliare tutti i fruitori del territorio (escursionisti, turisti in generale, cacciatori, ecc.) sul corretto comportamento da avere in presenza dei cani da protezione che operano nel loro ambiente di lavoro: i pascoli”.
Questo testo è stato discusso durante il webinar organizzato da DifesAttiva, Io non ho paura del lupo ed Eliante, al quale sono state invitate le regioni, le Asl settore veterinario, le principali associazioni che si occupano di escursionismo, le associazioni agricole nazionali, i senatori incaricati della commissione Agricoltura del Senato del 2021, i parchi nazionali, i referenti che si occupano di cani da protezione (medici veterinari, liberi professionisti, tecnici), Enci e circolo del Pastore Maremmano Abruzzese, referenti per il Cane da Pastore della Sila.
“Questo passo è solo l’inizio – concludono DifesAttiva, Io non ho paura del cane ed Eliante – a cui deve seguire sicuramente la realizzazione di un tavolo, che includa più parti, per affrontare e rivedere la bozza della norma che è solo una proposta già strutturata per una legge che riconosca, come è giusto che sia, il valore dei cani da protezione e che non limiti chi vuole effettivamente vivere e condividere la natura gli allevamenti stanno gestendo da tantissimi anni”.
Dopo il webinar le tre associazioni sono state contattate da soggetti interessati a portare avanti la proposta di legge ma, soprattutto, a dare il proprio contributo affinché la legge diventi quanto prima operativa.