GROSSETO – “Orange the world”, si chiama così la campagna promossa a livello internazionale dalle Nazioni Unite, con la finalità di perseguire l’uguaglianza di genere e l’empowerment femminile, attraverso la lotta contro ogni forma di discriminazione e violenza contro le donne.
Come ogni anno, nel periodo che va dal 25 novembre, giornata internazionale per l’eliminazione della violenza, al 10 dicembre, giornata internazionale per i diritti umani e “Soroptimist Day”, va in scena l’iniziativa di sensibilizzazione, portata avanti proprio dal Soroptimist International, a cui l’Arma di Grosseto aderisce colorando di arancione la facciata della caserma “Canzanelli”, sede del Comando Provinciale Carabinieri.
Il quartier generale dell’Arma della Maremma si tinge di arancione, per ricordare in modo simbolico che in caserma, tra i Carabinieri, ogni vittima di violenza e discriminazione, specie se basata su motivi di genere, potrà sempre contare su un luogo sicuro. Un luogo appunto, messo a disposizione all’interno della sede Arma, e realizzato grazie al contributo del Soroptimist Club di Grosseto, chiamato “stanza tutta per sé”. E’ lì infatti che la donna che si rivolge ai Carabinieri viene fatta accomodare, e dove può incontrare personale specializzato, dotato di formazione specifica ed esperienza nel settore del contrasto della violenza di genere, a cui può con tutta calma e serenità esporre la sua problematica, trovando nei militari dell’Arma, donne e uomini, una empatica competenza ed un concreto aiuto per risolvere situazioni complicate ed urgenti. I Carabinieri infatti, oltre ad occuparsi del caso che viene loro esposto, possono, come di solito fanno, essere un tramite tra la persona in difficoltà e le altre istituzioni che in sintesi costituiscono la rete di supporto alle donne: ospedale, avvocati, amministrazione comunale, case protette, strutture di supporto, mondo del volontariato ecc.
E’ infatti questo il grande valore aggiunto, che nella “stanza tutta per sé” può trovare una sintesi : una rete istituzionale che si mette, da subito, a disposizione di chi ne ha bisogno.
“La concretezza dell’impegno dell’Arma, in tutta la provincia, si evince dalla rapida analisi dei soli numeri: nei primi dieci mesi dell’anno, i Carabinieri hanno proceduto in oltre 150 casi riconducibili a violenza di genere e domestica, le cui vittime risultano essere donne, minori ma anche uomini: sono infatti, rispettivamente, circa 130, 15 e 30. Importanti anche i risultati dell’attività dell’Arma, con circa 20 persone arrestate e circa 150 denunciati (Nel singolo caso affrontato e confluito nella statistica, possono essere coinvolti, in qualità di vittime o autori, più soggetti, ed essere contestati più reati. Per cui al singolo caso analizzato possono essere ricondotte più vittime, come più autori, a cui sono stati contestate diverse figure di reato. I reati generalmente contestati sono i maltrattamenti in famiglia, la violenza sessuale, gli atti persecutori e le lesioni personali aggravate)”.
Il Soroptimist Club, grazie al Protocollo d’intesa firmato con l’Arma dei Carabinieri e quello con il Ministero dell’Interno e la Polizia di Stato, può contare oggi su 193 “Stanze” realizzate dai club in caserme e questure su tutto il territorio nazionale; un progetto concreto che ha dato voce, ha aiutato tante donne a farsi coraggio, a denunciare soprusi e maltrattamenti, accolte in luoghi adatti per essere sostenute e protette nel percorso di allontanamento da situazioni che mettono a rischio la loro vita e quella dei loro figli.