AMIATA – Continuavano a lavorare in farmacia anche se la Asl li aveva sospesi perché senza vaccino. Due farmacisti sono stati denunciati dai carabinieri per esercizio abusivo della professione sanitaria, più la contestazione di varie sanzioni amministrative, specifiche per il lavoratore nonché per il datore di lavoro, previste dalla normativa di settore.
Il problema è emerso in una farmacia dell’Amiata grossetano dove i Nas hanno fatto un controllo. Le due presone che vi stavano lavorando all’interno, rientranti nella categoria “professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario”, erano entrambe sprovviste di copertura vaccinale.
I due infatti, uno nelle vesti di amministratore unico della società che sta dietro l’insegna della farmacia, e l’altro quale dipendente, erano già stati sospesi dalle funzioni, con provvedimento emesso ed a loro notificato dall’Asl Toscana sud est, per inosservanza dell’obbligo vaccinale.
I due, quindi, continuavano nonostante il provvedimento ad esercitare la professione. Ciò ha fatto scattare il deferimento in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria, per esercizio abusivo della professione sanitaria, più la contestazione di varie sanzioni amministrative, specifiche per il lavoratore nonché per il datore di lavoro, previste dalla normativa di settore. Gli atti sono stati infine inviati, per gli aspetti di competenza, al sindaco dl Comune: è ipotizzabile infatti che l’attività possa essere temporaneamente sospesa.