GROSSETO – «Dopo l’incidente ho voluto far conoscere la mia storia, perché credevo che potesse essere d’aiuto, e ho iniziato ad usare i social» il rapporto di Ambra Sabatini con i social è così, semplice e funzionale. «Prediligo sempre i rapporti di persona» spiega.
Forse proprio per questo è lei il volto della campagna “Una vita da social” voluta dalla Polizia postale e rivolta ai ragazzi per metterli in guardia contro il cyberbullismo.
La polizia postale ha spiegato ai ragazzi delle superiori il rischio che si corre a mettere in rete una propria foto o qualcosa di privato.
Il questore Antonio Mannoni, ha sottolineato come il rischio che deriva da un uso sbagliato dei social network sia duplice: per chi può diventare vittima di bullismo, bersaglio di offese o insulti, ma anche per chi, vessando un compagno, può commettere un reato con conseguenze penali anche molto gravi.
Presente all’iniziativa l’amministrazione comunale, con il sindaco, Antonfrancesco Vivarelli Colonna , e gli assessori Fabrizio Rossi, Riccardo Ginanneschi e Angela Amante, e il provveditore Michele Mazzola.