GROSSETO – E’ stata un’estate particolarmente florida, con turisti che hanno visitato tutta la Maremma e la Guardia di Finanza ha quindi intensificato le competenti attività di controllo e prevenzione. Sotto il coordinamento del Comando Provinciale di Grosseto, tutti i reparti del territorio hanno approfondito diverse segnalazioni e input riguardanti soprattutto il cd. “lavoro nero stagionale” e le violazioni agli obblighi fiscali, anche nei posti più lontani della provincia.
Dopo le attività di accesso e avvio dei controlli, molte ispezioni stanno ora giungendo a conclusione. Proprio in questi giorni due servizi, nei confronti di altrettante attività di ristorazione (una annessa ad un campeggio) nel grossetano, hanno portato all’individuazione di complessivi 9 lavoratori “in nero” impiegati in varie mansioni: dal barista al cameriere, dal lavapiatti al caposala, quasi tutti ventenni, italiani (in un caso, un ragazzo tedesco).
I finanzieri hanno anche scoperto oltre 30 contratti di lavoro irregolari, solamente “predisposti” ma privi della prevista sottoscrizione da parte del titolare dell’esercizio e, in molti, neanche messi alla firma degli stessi lavoratori.
Le Fiamme Gialle hanno quindi elevato complessive sanzioni amministrative nei confronti delle due attività per quasi 50.000 euro.
In merito alle attività che si stanno ora portando a conclusione (come le due in argomento), le Fiamme Gialle si sono concentrate su quegli aspetti che, sul territorio maremmano, maggiormente creano allarme economico, disequilibrio e irregolare concorrenza tra operatori regolari ed irregolari, maggiori introiti “in nero” legati al peculiare contesto estivo. Sul punto peraltro non può sottacersi come, dal 15 luglio e per tutto agosto, molti sono stati gli esposti/segnalazioni di cittadini e turisti, tutti puntualmente verificati dai reparti del corpo, da Capalbio a Follonica.
Nel complesso, oltre 120 gli operatori commerciali controllati dai finanzieri. Peraltro, le attività sanzionate (ed i relativi settori commerciali) hanno realizzato quest’anno un “record” di clienti e di affari.
Si tratta di una risposta significativa che la Guardia di Finanza ha voluto dare sia ai cittadini che hanno segnalato irregolarità, sia alle Associazioni di categoria (con le quali c’è un costante e fattivo rapporto di collaborazione) ed alla grande maggioranza di operatori commerciali che lavorano seguendo le regole, ma anche ai lavoratori che per la giusta tutela dei loro diritti.