CASTIGLIONE DELLA PESCAIA – Continua la polemica tra opposizioni dopo l’ultimo consiglio comunale. «Con molta serenità rispondiamo al nostro competitor Alfredo Cesario, capogruppo di Viva Castiglione, nonché consigliere all’opposizione come noi».
Così Ianetta Giannotti e Aldo Iavarone del gruppo consiliare L’Alternativa in una nota stampa tornano a parlare del bilancio.
«Abbiamo infatti letto, a mezzo stampa, la replica alle nostre osservazioni, replica che ci lascia ancor più perplessi sull’atteggiamento e sul voto politico espresso da Viva Castiglione in merito al bilancio dell’azienda partecipata Castiglione 2014. Ancora una volta ribadiamo che noi de L’Alternativa non abbiamo partecipato alla stesura del bilancio consuntivo 2020 dell’azienda in questione, non eravamo presenti in Commissione e non abbiamo visionato i documenti indispensabili a tutti i consiglieri di opposizione (la nostra e la loro) per comprendere e valutare tale bilancio. Pertanto, non potendo esprimere un voto positivo o negativo a ragion veduta, abbiamo scelto di astenerci per onestà intellettuale nei confronti dei nostri principi e soprattutto dei nostri elettori».
«Non sappiamo – affermano – se questa sia l’espressione della “vecchia politica” come sottolineano Cesario e Mazzini e francamente non ci interessa approfondire l’argomento, riteniamo però che i cittadini che rappresentiamo meritino trasparenza e debbano conoscere le motivazioni del nostro voto. Questa per noi è la “nuova politica”».
«Quanto all’accusa del consigliere Mazzini – continuano i consiglieri – di incarnare “un’opposizione becera, pretestuosa, mossa unicamente da ambizione personale e da potenziali conflitti di interesse”, sorridiamo indulgenti e invitiamo i consiglieri di Viva Castiglione a dormire sonni tranquilli. Non abbiamo infatti nessun interesse personale in campo, né sulla sanità, né sulla farmacia (che nel 1997 in dieci mesi aveva fatturato 90 milioni di lire in più rispetto ai precedenti e successivi bilanci), né tantomeno sull’urbanistica. Questi sì che sono i tipici “mezzucci” di bassa levatura della “vecchia politica” da cui prendiamo e prenderemo sempre le distanze».
«Per concludere – aggiungono – rispondiamo anche all’insinuazione del nostro competitor: è assolutamente vero che con una stretta di mano abbiamo siglato un accordo verbale per condurre una campagna elettorale nel rispetto reciproco, evitando pretestuosi attacchi personali. E possiamo confermare che tale accordo è stato pienamente rispettato da entrambe le parti. È invece assolutamente falso che noi ricorriamo a una “dialettica urlata”. Noi osserviamo i fatti e segnaliamo le contraddizioni, (senza mai attaccare la sfera personale) semplicemente per indurre a “riflettere” prima di agire. Ricordiamo sommessamente ai consiglieri Cesario e Mazzini che i lavatoi pubblici di Castiglione della Pescaia sono stati dismessi tanti anni fa e suggeriamo, altrettanto sommessamente, di non entrare in vicende che non conoscono e che non li riguardano».