FOLLLONICA – È di poche giorni fa la sentenza del Consiglio di Stato sulle concessioni demaniali. «Una sentenza che rende di fatto nulle le estensioni concesse per gli stabilimenti balneari e individua nel 2024 l’anno nel quale le concessioni decadranno definitivamente – afferma il Pd di Follonica -. Nel lasso di tempo che ci separa da quella data dovranno essere, quindi, bandite le evidenze pubbliche, ma soprattutto ci si aspetta che il Legislatore nazionale prenda finalmente in mano la questione non abbandonando i comuni e gli imprenditori al loro destino».
«È evidente che non stia a noi commentare la sentenza, ma è altrettanto evidente come sia necessario affrontare questo periodo, e le scelte che matureranno durante esso, con serietà e lungimiranza e senza affrettarsi a demonizzare il lavoro fin qui svolto».
«La tutela della spiaggia come bene pubblico da difendere è stato il faro guida del Consiglio di Stato nella stesura della sentenza, un bene che deve rimanere accessibile a tutti e tutte e che non deve creare rendite di posizione inattaccabili. D’altro canto occorre, ed è questo che auspichiamo accada, capire come inquadrare la spiaggia in termini di visione di città: se essa è una parte preponderante dell’economia cittadina, occorre trovare un equilibrio che garantisca l’accesso alla spiaggia pubblica non attrezzata, ma non mortifichi il settore privato delle spiagge in concessione» prosegue il Pd.
«La sentenza e ciò che ne conseguirà, devono essere lo spunto per smarcarsi dal dualismo per il quale la gestione pubblica e quella in concessione delle spiagge sono in contrasto. Vogliamo rifuggire un approccio in cui da una parte ci sono i paladini della spiaggia pubblica e dall’altra quelli delle concessioni; crediamo, invece, che la politica e l’amministrazione debbano ragionare ad un livello più alto che conduca entrambi gli approcci ad un disegno comune».
«Nel sistema complesso della città, solo dalla collaborazione fra pubblico e privato possono essere attuati investimenti che aumentino la qualità e quantità dei servizi legati alla spiaggia, servizi senza i quali la nostra città risulterebbe sicuramente meno attrattiva dal punto di vista turistico».
«In questi anni la collaborazione fra Amministrazione, Consorzio dei Balneari e strutture turistico ricettive ha costituito un modello di collaborazione che ha permesso alla città di Follonica di avere un capillare sistema di controllo della balneazione (il piano di salvamento), cui si sono aggiunte progettualità con finalità educativo ambientale negli anni. È stata proprio l’attuale Amministrazione comunale, all’unanimità, ad approvare le linee guida che hanno portato all’allungamento delle concessioni, proprio nell’ottica di valorizzare la collaborazione con il Consorzio dei Balneari costruita negli anni e diventata un modello» continua la nota.
«Non crediamo che si possa liquidare la riflessione sull’estensione e le percentuali di spiaggia libera e spiaggia in concessione ad un intervento spot sulla stampa: solo confrontandoci con tutti gli attori, dai cittadini agli imprenditori, alle strutture turistico ricettive, potrà essere trovato un punto di equilibrio che garantisca uno sviluppo sostenibile di Follonica».