CASTEL DEL PIANO – «Sessantesimo. Questa è la posizione guadagnata dal Comune di Castel del Piano nella graduatoria del bando dedicato a progetti di rigenerazione urbana pubblicato dalla Regione Toscana e che ha visto finanziati i progetti di Santa Fiora e Arcidosso» a dirlo è Federico Badini, segretario unione comunale del Pd di Castel del Piano.
«A Settembre lanciavamo un allarme: per salvare Castel del Piano si doveva invertire la rotta. Ad oggi possiamo dire che non siamo stati ascoltati. Il problema è che non lo lanciavamo solo noi, ma la stragrande maggioranza della popolazione».
«La situazione è la solita, un triste elenco – continua Badini -. Una programmazione ferma al palo; il decoro urbano inesistente con vasi secchi e aiuole non curate; il Presepe vivente che non si farà mentre ad Arcidosso, Santa Fiora, Piancastagnaio ed Abbadia sono state fatte tutte le varie feste autunnali. Il paese è immobile».
«Nei giorni scorsi gli incontri indetti dall’Amministrazione con la cittadinanza hanno registrato questi numeri: una decina di persone a Montegiovi, cinque a Montenero, la parte distrettuale non avvisata dell’incontro sulla sanità, otto tra insegnanti e personale Ata a quello dedicato alla scuola, la sola Pro Loco all’incontro con le associazioni, zero partecipanti all’incontro con i commercianti, l’ultimo incontro con la popolazione rimandato».
«L’obiettivo è trovare soluzioni – afferma Badini -. Nelle scorse settimane, dopo l’agorà di Montenero, abbiamo proposto all’Amministrazione di organizzare un incontro con il Consorzio di Bonifica. Nei prossimi giorni usciremo con le nostre proposte per il Pnrr. Non vogliamo fornire scuse: abbiamo delle idee per il paese e le proporremo».
Con queste premesse il PD di Castel del Piano si prepara ad andare a congresso. Dietro la riconferma di Badini a segretario (candidato unico e unitario) «ci sono idee e proposte di gruppo e concrete che dovranno servire a stimolare l’Amministrazione e la cittadinanza per far rialzare Castel del Piano».