GROSSETO – «Il Partito democratico della provincia di Grosseto in questi anni ha raggiunto importanti risultati, dal 33% delle elezioni regionali alla sostanziale tenuta del partito durante la recente tornata delle amministrative. Siamo partiti da un quadro di oggettiva difficoltà ma oggi, anche sul piano nazionale, la tendenza sembra invertita». A parlare è Giacomo Termine, candidato a segretario provinciale del Pd.
«Le donne e gli uomini del Pd sono una ricchezza per le nostre comunità. Sappiamo governare, guidiamo paesi e comunità con competenza. Per progredire, per camminare insieme ad una società sempre più veloce, però, è necessario rigenerare la nostra comunità politica partendo dall’apertura verso le istanze della società civile. Abbiamo la necessità di verificare in un confronto aperto e senza ipocrisie la nostra lettura della società attuale e lo dobbiamo fare con le formazioni politiche, associative ed anche con singoli cittadini dell’arcipelago del mondo cattolico e liberale di centro sinistra».
«L’obiettivo è la costruzione di un concreto progetto di futuro possibile per giovani, donne, soggetti fragili e lavoratori, per imprenditori, artigiani, agricoltori che vogliono innovare il loro ruolo economico e sociale e sono disposti ad operare ed intraprendere in modo sostenibile e rispettoso dell’ambiente, con una nuova consapevolezza del ruolo sociale dell’impresa» prosegue la nota.
«È una bella e appassionante sfida! Vorrei mettere a frutto l’esperienza maturata, convinto anche della necessità di dare un taglio definitivo ad atteggiamenti che troppo a lungo, anche da noi, hanno ingessato il partito chiudendolo in logiche correntizie di posizionamento e contrapposizioni interne (incomprensibili per i cittadini), oppure alchimie partitiche prive di senso di governo e lontane dai problemi dei cittadini. La mia decisione di candidarmi è un impegno e una dichiarazione di volontà di cambiare marcia tutti insieme!».
«Abbiamo bisogno di un partito delle idee e delle proposte concrete. Lo dobbiamo non solo a noi stessi, ma a tutti i concittadini dei nostri territori così belli e complessi. Dobbiamo definire la visione di sviluppo industriale legata alla qualificazione ambientale; la digitalizzazione; le linee dello sviluppo turistico; la valorizzazione del distretto rurale; la nuova sanità integrata con il territorio; la definizione del ruolo di governo della provincia e del suo ruolo politico e di programmazione sovra comunale. Vorrei poter proseguire il lavoro avviato ma con una marcia in più!» continua Termine.
«Credo sia necessario fare tesoro dell’esperienza del governo Draghi e contemporaneamente continuare a confrontarci costantemente sezione per sezione, circolo per circolo, paese per paese ed aprire confronti, raccogliere idee e bisogni, fare sintesi su progetti concreti, innovativi, sostenibili per l’ambiente ed il tessuto sociale in modo che siano adeguatamente intercettate le risorse del Pnrr e poi siano impiegate e (come si dice oggi con una brutta ma efficace espressione) messe a terra in modo rapido ed efficace. È, infatti, importante “fare”, ma ancora più importante è fare bene, curare la realizzazione di progetti che rispettino concretamente le esigenze delle persone e del territorio».