ORBETELLO – È terminata nei giorni scorsi, nei pressi di Orbetello, l’esercitazione “Gorlowka 2021”, svolta all’interno del sedime della “Sipe Nobel”.
Due squadroni del reggimento “Savoia cavalleria” (3°), con circa cento cavalieri paracadutisti, hanno condotto un’attività addestrativa continuativa sulle procedure di coordinamento e supporto tra componente media su Vbl “Puma” e pesante su blindo armata “Centauro”.
L’esercitazione si inquadra nell’ambito delle attività di mantenimento delle capacità del bacino Jrrf/Eu-Bg (Joint rapid reaction forces/european – Battle group) e di sviluppo capacitivo della Ptc (Primary training company) del reggimento, implementando possibili nuove procedure tecnico-tattiche nell’ambito dell’integrazione di sistemi d’arma differenti.
Lo scenario esercitativo, reso ancor più realistico dalla presenza di una squadra di “opposing forces” su mezzi blindati e dall’utilizzo del sistema di simulazione “Miles”, ha previsto l’impiego simultaneo, all’interno di una pattuglia esplorante, di mezzi dalle differenti capacità che hanno simulato attività tattiche offensive, difensive e abilitanti in uno scenario fortemente compartimentato e ad alta intensità.
In particolare, sono state addestrate la capacità delle unità nei compiti di ricognizione d’area e di itinerario (attività peculiari della Cavalleria), le reazioni automatiche immediate, il riporto del dato informativo per un costante aggiornamento della situational awareness, l’utilizzo dei sistemi laser per la designazione degli obiettivi e la cinturazione dei centri abitati oltre che il Close protection team del Reggimento.
Nell’esercitazione sono stati addestrati i comandanti fino ai minimi livelli ordinativi testando le loro capacità di pianificazione ampliando la filosofia del Mission Command in tutti i suoi aspetti ed fino ai minimi livelli ordinativi.
Il nome scelto per l’attività richiama l’evento storico avvenuto appunto nella cittadina ucraina di Gorlowka, dove nei primi giorni di novembre del 1942 i cavalieri di “Savoia” riuscirono, dopo aspri combattimenti, a conquistare la località nei pressi del fondamentale bacino minerario di Stalino.
Tutte le attività sono state svolte nel rispetto delle normative vigenti per il contenimento della pandemia da Sars-Cov-2 in atto; tali precauzioni hanno comunque consentito uno svolgimento coerente delle attività addestrative.