ORBETELLO – «Non ci sentiamo ancora fuori pericolo e, per questo, abbiamo chiesto un confronto con la Regione» così il sindaco di Orbetello, Andrea Casamenti, annuncia l’incontro a Firenze dopo nove anni dal tragico evento alluvionale che ha sconvolto il sud della provincia.
All’alba del 12 novembre 2012, a causa della straordinaria quantità di pioggia caduta durante la notte, le strade iniziarono a riempirsi d’acqua, una furia cieca e potente che costò la vita a sei persone: Paolo Bardelloni, Antonella Vanni e Maurizio Stella, dipendenti Enel, vittime della frana del ponte di Sant’Andrea, Lina Balocchi, travolta dall’esondazione dell’Albegna mentre viaggiava in auto con il figlio lungo la Maremmana 74, Sirghi Georgeta, trovato nel lago di Burano, e Giovanni Serrati, travolto da un’onda di piena a Capalbio.
Il centro abitato di Albinia e le campagne circostanti furono duramente colpiti dall’onda di piena, che spazzò via la scuola di Albinia e lasciò dietro di sé una scia di fango e distruzione, tanto violenta da mettere in ginocchio attività produttive e molte famiglie.
Per una giornata intera tantissime furono le persone che si ritrovarono prigioniere a casa o sul posto di lavoro, salvati da una catena di solidarietà su tutti i mezzi di comunicazione disponibili, per segnalare la pozione di chi si trovava in difficoltà indirizzando i soccorritori, che cercavano di reperire mezzi anfibi anche privati.
«Un ferita ancora aperta – dice il sindaco di Orbetello – che resta impressa nella nostra memoria. Un evento tragico che ha segnato la nostra comunità, ma i cittadini hanno reagito con grande forza e spirito solidale, il simbolo più potente sono gli angeli del fango, i tanti giovanissimi che si sono impegnati a scavare tra i detriti dell’alluvione per riportare Albinia alla vita».
«Da parte nostra come istituzioni – aggiunge Casamenti – monitoriamo costantemente la situazione, ma non ci sentiamo ancora al sicuro. Insieme ai sindaci di Magliano e di Manciano, rispettivamente Diego Cinelli e Mirco Morini, abbiamo firmato una lettera congiunta con l’associazione Vita, per chiedere un incontro in Regione e fare il punto sulla messa in sicurezza. Abbiamo chiesto e ottenuto l’incontro con l’assessore regionale Monni che si svolgerà a Firenze il 26 novembre»