AREZZO – Platea piena oggi pomeriggio presso la delegazione di Arezzo di Confindustria Toscana Sud, in occasione dell’evento “Due mari: siamo ad una svolta?”. Presenti tante aziende, enti ed istituzioni ma anche privati, a testimonianza di quanto il tema sia di grande interesse per tutta la comunità del territorio.
“La E78 viene considerata un ponte di terra infrastrutturale fra est ed ovest. Pianificata sul finire degli anni 50 del secolo scorso, è rimasta incompiuta; ad oggi solo il 50% dell’itinerario è in esercizio, il resto è suddiviso in più lotti e sottoposto ad una revisione progettuale in fase di ultimazione – ha detto Fabrizio Bernini, presidente di Confindustria Toscana Sud – ricordando come circa il 65% della lunghezza totale del collegamento si trovi in Toscana, vogliamo ancora una volta evidenziare la rilevanza di questa infrastruttura che attraversa l’Italia centrale, valorizza il ruolo delle aree interne ed è stata inserita nella rete strategica trans europea di trasporto TEN-T per collegare la penisola iberica con il versante balcanico. Nel corso degli anni la nostra associazione, insieme alla Camera di Commercio e alle istituzioni locali, è stata determinante per sollecitare il completamento dei tratti mancanti presso il Ministero dei Trasporti, l’Anas e la Regione Toscana. Oggi che la Due Mari è stata inserita nell’elenco nazionale delle 14 opere strategiche del Pnrr ed è stato nominato un commissario incaricato di far rispettare i tempi di realizzazione, è necessario terminare tutti i lavori che interessano questa importante infrastruttura e renderla finalmente fruibile per lo sviluppo e il benessere di tutti”.
“La Grosseto-Fano si conferma un’opera strategica e uno dei principali collegamenti trasversali della rete stradale nazionale e internazionale – ha detto Marco Colazza, responsabile progetto e direttore esecuzione Contratto Area Centro: Umbria, Marche e Toscana Anas Spa – l’impegno di Anas nel completamento dell’itinerario è quotidiano e costante, tutti i lotti sono in progettazione e alcuni di prossima realizzazione. La designazione del commissario straordinario Massimo Simonini, attento nell’individuazione di criticità e nella definizione delle opportune soluzioni, contribuirà ad una forte accelerazione e snellimento delle procedure autorizzative per il completamento della Due Mari”.
“Le infrastrutture sono sicuramente un volano di crescita. In Toscana vi sono territori, in particolare nelle province di Arezzo, Grosseto e Siena, in cui l’accessibilità è significativamente inferiore sia alla media europea sia a quella italiana; la Due Mari rappresenta quindi un investimento che in parte contribuisce a colmare i collegamenti con questi territori – ha detto Nicola Sciclone, direttore Irpet Istituto Regionale Programmazione Economica Toscana – l’impatto economico delle risorse che devono ancora essere impiegate per la tratta toscana è quantificabile nella nostra regione in una crescita complessiva di prodotto interno lordo e unità di lavoro pari, rispettivamente, a 722 milioni e 13.900 unità di lavoro. In media annua, considerando un arco temporale di cinque anni come orizzonte temporale in cui si esaurisce il cd. effetto cantiere, si tratta di un incremento annuo del Pil regionale di 0,13% e di unità di lavoro dello 0,2%.