FOLLONICA – “Se ciò che dice il consigliere Lynn, in merito all’affidamento diretto per la gestione del teatro, fosse vero, sarebbe un elemento di una gravità enorme”, afferma Danilo Baietti, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio comunale.
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“Più volte ho palesato il mio orrore per gli affidamenti diretti – prosegue -, nati con un fine di tempestività nell’azione amministrativa, troppo spesso finiti nell’occhio del ciclone nazionale per episodi di corruzione e clientelismo politico. Reputo sia politicamente e moralmente orrendo vedere come ripetutamente negli anni si sia affidato direttamente al medesimo esecutore l’organizzazione degli spettacoli. L’affidamento diretto è uno strumento che, a mio avviso, andrebbe utilizzato dall’amministrazione per quei casi di urgenza in cui un bando pubblico farebbe dilapidare troppo tempo, così però non è per il teatro”.
“Si voglia passare all’amministrazione l’affidamento dei primissimi anni di vita del teatro, ma ad oggi non ha un senso politico ed economico continuare ad affidare il cartellone a suon di affidamenti diretti – continua Baietti -. Ciò perché non permette all’amministrazione comunale di vedere se vi siano soggetti interessati professionalmente migliori od economicamente più vantaggiosi. Anche perché, come mi piace ricordare alla maggioranza, ciò che viene stanziato, speso o investito dalle amministrazioni pubbliche, non sono soldi propri, bensì soldi del cittadino contribuente, e proprio per tale motivazione le risorse andrebbero gestite con il principio del buon padre di famiglia”.
“Tutto ciò dunque, a mio avviso, rappresenta una vergogna pubblica dell’amministrazione di centrosinistra, ma se a ciò si aggiunge il tassello che afferma di sapere Lynn, la situazione si fa di una gravità inaudita – dice il capogruppo di FdI -. Se fosse vero che nei cassetti dell’amministrazione vi è una manifestazione di interesse dove alcuni organizzatori si sarebbero offerti di gestire la stagione teatrale del comune di Follonica a prezzi vantaggiosi, e cioè con un risparmi di circa 100mila euro, e che nessuno dal municipio si sia degnato di chiedere informazioni, di valutare l’offerta e di bandire un bando pubblico aperto a tutti secondo il principio della economicità, si rasenterebbe la follia amministrativa”.
“Proprio per questo ho effettuato un’ufficiale richiesta di accesso agli atti, per verificare se vi sia tale manifestazione di interesse, e se vi siano stati contatti fra l’amministrazione e questi soggetti”, conclude Baietti.