FOLLONICA – “Per il Teatro di Follonica anni di affidamenti diretti per l’organizzazione degli spettacoli sempre alle stesse società”, a dirlo Charlie Lynn, consigliere della Lista civica Di Giacinto.
“La polemica sugli affidamenti diretti degli appalti in genere è all’ordine del giorno – prosegue -. Le amministrazioni comunali cercano sempre, giustamente, di coniugare il rispetto delle leggi con l’individuazione del miglior soggetto per lo svolgimento di un’opera pubblica. Nel mondo dello spettacolo, e più precisamente per la scelta delle imprese che organizzano ed offrono spettacoli per le amministrazioni, le cose si fanno più singolari. Siamo a conoscenza che nei cassetti dell’amministrazione comunale alcuni organizzatori si sono offerti di gestire la stagione teatrale del comune di Follonica a prezzi vantaggiosi. Un risparmio di circa 100mila euro. Risparmi ingenti che potrebbero essere utilizzati per arricchire ulteriormente l’offerta culturale del nostro comune. Società di spettacolo che non sono mai state interpellate dall’amministrazione comunale per esporre la loro offerta artistica ed organizzativa”.
“La giustificazione a tale condotta da parte degli uffici comunali e della giunta è scritta nera su bianco nella delibera che consente di avvalersi senza bando di gara di quei soggetti che offrono gli artisti indicati dal direttore del teatro (“rappresentazione artistica unica”) – va avanti Lynn -. Ci sarebbe da obiettare ma soprassedendo per un attimo sugli aspetti procedurali la domanda nasce spontanea: è possibile che gli artisti desiderati dal teatro di Follonica siano offerti sempre dallo stesso soggetto? E’ possibile ed è corretto che altre società di spettacolo non vengano mai interpellate per esporre la loro offerte?”.
“La sensazione è che il teatro di Follonica sia un cerchio chiuso a tutto tondo in cui operano più o meno sempre gli stessi soggetti per un pubblico blindato anch’esso: 400 spettatori rappresentati ad un pubblico che attraverso il meccanismo degli abbonamenti è sempre più o meno lo stesso. Follonica non finisce mai di stupire”, conclude il consigliere.