GROSSETO – “Non cercate tra i morti colui che è il vivente”. Ha richiamato il racconto della resurrezione così come narrato dall’evangelista Luca, il vescovo Giovanni, nell’omelia della Messa pronunciata questa mattina al cimitero comunale di Sterpeto, a Grosseto, alla presenza delle autorità civili e militari, delle associazioni combattentistiche e d’arme e di tanta gente, nella giornata in cui si fa memoria di tutti i defunti.
“Quel masso, che era stato rotolato via – ha detto il vescovo – simboleggia molto bene l’ostacolo fra noi e – come usiamo dire – l’aldilà, che diventa, da un punto di vista dell’esperienza, molto molto problematico anche sul piano della riflessione umana. Si sente dire: ‘Ci piacerebbe credere però… di là non è tornato mai nessuno… E invece sì: è tornato Gesù e noi di Gesù, che ha detto che chiunque vede Lui vede il Padre e avrà la vita eterna, ci fidiamo! I sentimenti delle donne, la domenica di Pasqua, prima per il masso da spostare, poi di un annuncio da portare, valgono anche per noi. Essere venuti qui al cimitero come a un pellegrinaggio è per poter riascoltare le parole dell’angelo: non cercate tra i morti Colui che è il vivente”.
Al termine della Messa il vescovo ha raggiunto il monumento ai caduti dove, di fronte al picchetto dei corpi militari, è stata deposta una corona d’alloro, benedetta e incensata da monsignor Roncari.