GROSSETO – La vendemmia di quest’anno è giunta al termine ed è possibile cominciare a tirare le prime somme della stagione.
Abbiamo rivolto le nostre domande, per comprendere lo stato dell’arte del settore, a Massimo Tuccio, presidente della Cantina ‘I vini di Maremma’, la società agricola cooperativa nata nel 1954.
Presidente, com’è andata la vendemmia 2021?
“La vendemmia è andata benissimo perché il tempo è stato ottimo.”
“Non ci sono state piogge durante il raccolto, le escursioni termiche durante la notte sono state nette e ciò ha favorito la maturazione delle uve, interessando per esempio l’aspetto dei profumi.”
“In termini di quantità, invece, è stata una vendemmia scarsa, soprattutto in ragione della gelata primaverile che ha colpito alcune varietà vinicole.”
L’assenza delle piogge degli ultimi mesi ha influito sulla produzione?
“Ovviamente i cambiamenti climatici influiscono sul settore, ma devo dire che la vigna ne ha risentito meno durante questa stagione.”
“Devo sottolineare, inoltre, che durante l’autunno scorso ci furono delle piogge abbondanti che hanno evitato gli appassimenti, fermo restando che la cura e lavorazione della pianta rimane un elemento fondamentale.”
I vostri prodotti sono esportati anche all’estero?
“Sì, la Cantina ‘I vini di Maremma’ per tradizione ha lavorato molto il vino sfuso (o in cisterna) e siamo presenti nel mercato estero, come nel caso del Nord Europa e non solo.”
“Da qualche anno ci stiamo strutturando anche per il vino in bottiglia e stiamo dunque esplorando nuovi mercati esteri.”
Quali sono le richieste e i gusti dei consumatori stranieri in tema di vino?
“Il Vermentino è una varietà molto richiesta nel mercato internazionale che trova nella Maremma un habitat ideale, considerando la stretta vicinanza al mare.”
“Il suo successo lo deve alla soprattutto alla sua freschezza, ai suoi buoni profumi fruttati e alla sua facile bevibilità.”
“Sottolineo che anche i rosati stanno registrando un andamento decisamente positivo.”
Come giudica la sospensione dei dazi doganali tra Usa e Unione europea?
“L’apertura doganale incide molto sui rapporti commerciali e l’accordo ci favorisce sicuramente.”
Non solo vino: come procede la vendita degli altri prodotti nostrani?
“Abbiamo due punti vendita ricchi di prodotti tipici della zona, provenienti da varie realtà, come le cooperative, della Maremma che registrano dei risultati sicuramente positivi.”
“L’obiettivo è quello di fare rete con i produttori locali per promuovere nel migliore dei modi il nostro territorio.”