GROSSETO – Si chiama Maremma felix il documentario vincitrice della decima edizione del premio Roberto Morrione sul giornalismo investigativo che si è concluso a Torino.
L’inchiesta di Pietro Mecarozzi, tutor giornalistico Danilo Procaccianti ha vinto nella categoria video. È un ritratto senza filtri della nostra terra, e va oltre i paesaggi approfondendo ciò che la Maremma nasconde.
“Un lato marcescente – affermano gli autori -: contaminato dalle infiltrazioni della criminalità organizzata, in particolare la camorra, e porto sicuro per oligarchi russi – dai precedenti oscuri – che dopo la Versilia hanno scelto la Maremma come luogo dove investire i loro capitali di dubbia natura”.
La motivazione per l’assegnazione del premio da parte della giuria è stata: «Per aver illuminato, con coraggio e determinazione, un territorio apparentemente sano e immune dalla tradizionale presenza mafiosa, attraverso un racconto brillante e meticoloso che scava nelle viscere di una Toscana sconosciuta diventata ormai terreno di espansione criminale, strisciante e silenziosa».