FOLLONICA – L’obiettivo è ridurre le emissioni di CO2 di almeno il 55 percento entro il 2030 e di almeno l’80 percento entro il 2050, e per farlo il Comune di Follonica questa mattina, in sede di Consiglio comunale, ha sottoscritto il Patto europeo dei sindaci per il clima e l’energia, l’iniziativa della Commissione che sostiene i comuni nell’affrontare la transizione energetica e la crisi climatica.
Lo scorso 21 aprile la Commissione europea ha infatti aperto un nuovo capitolo per il Patto e ne ha rinnovato le ambizioni nel percorso verso la neutralità climatica in linea con il Green Deal europeo. Lanciata nel 2008, l’iniziativa era inizialmente mirata ad aiutare le città a preparare piani per raggiungere gli obiettivi energetici e climatici dell’Unione Europea per il 2020. I dati completi saranno disponibili solo all’inizio del 2022, ma risultati parziali indicano già che questo obiettivo è stato raggiunto. Ora, in un momento in cui l’Unione europea sta intensificando le sue ambizioni energetiche e climatiche per il 2030 e il 2050, è quanto mai opportuno che il Patto dei Sindaci e i 10mila Comuni aderenti facciano lo stesso. Stamattina Follonica ha fatto la sua parte portando il documento in approvazione.
«Follonica ha aderito nel 2015 al Patto dei Sindaci che è un atto volontario – ha spiegato il sede di Consiglio comunale l’assessora Mirjam Giorgieri –. In Toscana sono soltanto 40 i Comuni che hanno aderito. L’adesione al patto pone una serie di obiettivi difficili da raggiungere rispetto alle emissioni e a tutte quelle attività di reazione all’emergenza climatica. Questo approccio dal basso verso l’alto delle città deve essere proattivo, cercando di mettere in campo tutte le azioni che possono far invertire la rotta. Quella del cambiamento climatico è una vera e propria emergenza e nella nostra città si sta vivendo una delle più gravi siccità dell’ultimo decennio. A pochi chilometri da noi, in Sicilia, si vedono i risultati del surriscaldamento – ha concluso l’assessora – ed è quindi fondamentale mettere in campo queste azioni».
Per tradurre questi impegni politici in azioni e in misure concrete, l’Amministrazione comunale si impegna formalmente ad aggiornare l’inventario delle emissione e preparare una valutazione dei rischi e delle vulnerabilità al cambiamento climatico, inoltre si impegna a presentare un Piano d’Azione per l’energia Sostenibile e il Clima (il cosiddetto Paesc) entro due anni dall’adesione del Consiglio comunale. Sempre in sede di Consiglio saranno poi definite le risorse da destinare all’attuazione delle misure di mitigazione previste dal Piano. Infine ogni due anni saranno redatti degli appositi rapporti di monitoraggio.