GROSSETO – È venuta a mancare ieri, martedì 26 ottobre, Franca Lodovichi, per anni direttrice della Casa di riposo “Ferrucci” di Grosseto, struttura adesso gestita dal Coeso Società della Salute.
“Siamo profondamente scossi dalla notizia – dice Fabrizio Boldrini, direttore di Coeso Sds – e tutta la Società della Salute grossetana si stringe intorno alla famiglia di Franca.”
“La dottoressa Lodovichi è stata una figura di riferimento per il nostro consorzio che ha partecipato attivamente, mettendo a disposizione la propria esperienza professionale e le proprie competenze anche nel periodo in cui la casa di riposo del Comune di Grosseto è passata alla gestione associata del Coeso.”
“Si era spesa negli anni – ha proseguito Boldrini -, inoltre, per rinnovare i locali, creando una struttura moderna e accogliente dove non solo i residenti, ma anche le loro famiglie potessero trovare una nuova casa.”
Persona di straordinaria energia, Franca Lodovichi è sempre stata attiva nel mondo del volontario.
“Dopo il suo pensionamento – ricordano Elisabetta Mori, responsabile dell’unità funzionale servizi socio assistenziali e socio educativi del Coeso e Giampaolo Tollapi, responsabile delle strutture residenziali – ha mantenuto un legame forte con il ‘Ferrucci’, dedicando del tempo alle attività promosse dall’Avo, associazione volontari ospedalieri, per i nostri ospiti.”
“La sua perdita improvvisa ci ha colpito duramente”.
Il cordoglio arriva anche dall’Udc provinciale: “Con profondo dolore abbiamo appreso la notizia della improvvisa scomparsa di Franca Lodovichi – scrivono Pierandrea Vanni e Gian Luigi Ferrara -, ne ricordiamo il generoso impegno a livello sociale e culturale e la sua militanza nel partito dello scudo crociato. Alla vigilia del suo ricovero in ospedale a Siena, Franca Lodovichi aveva partecipato all’incontro a Grosseto con il segretario nazionale Udc Lorenzo Cesa portando anche in quella occasione la sua passione e la condivisione di ideali comuni. ed esprimendo rammarico perchè non avrebbe potuto votare.
Lascia un grande vuoto a Grosseto, in tutti quelli che l’hanno conosciuta e apprezzata, in quanti hanno trovato in lei sempre un sostegno e un sorriso. E lascia un vuoto nella Udc che arricchiva con il suo spirito critico e con il suo grande patrimonio umano”.