GROSSETO – Franca Lodovichi non ce l’ha fatta. E’morta questa sera alle Scotte di Siena dove era ricoverata dopo l’ennesima operazione al cuore. Operazione perfettamente riuscita, ma nulla ha potuto contro alcune complicazioni. Franca Lodovichi, settantasette anni, non è stata solo l’amata direttrice del Casa di Riposo Ferrucci, nella quale aveva riversato tutta sé stessa, fino alla pensione, ma una vera e propria animatrice culturale della città di Grosseto, con la scuola di danza e teatro del “Circolo Laboratorio del Movimento”dove tante generazioni di giovani si sono formati non solo nell’arte coreutica e in quella teatrale, ma soprattutto forgiati nel carattere.
Franca non era una persona facile. Uno spirito forte e volitivo ne faceva una vera leader che tutti i suoi allievi apprezzavano e stimavano. Da amante del teatro quale fosse, aveva fortemente voluto la costituzione della compagnia teatrale “Fischietti in scena” della Polizia Municipale di Grosseto e della “Ferrucci”, portando in scena diverse commedie in vernacolo toscano. Dotata di un cuore grande e solidale era impegnata anche con l’AVO di Grosseto di cui era la vicepresidente.
L’ultimo progetto che la vulcanica Franca ha allestito fu “Ti racconto la mia storia”, con protagonisti gli ospiti della Casa di Riposo Ferrucci. Nel presentarlo, anche lei si mise a raccontare una storia, la sua, quando ancora tredicenne varcò la porta dell’ex “Commenda”. Da allora decise che quel posto l’avrebbe cambiato e così ha fatto da direttrice, grazie alla collaborazione di tutto il personale e di tanti benefattori. Accudita dai nipoti Roberto e Diego e dalla sorella Mara, Franca ha lottato strenuamente, ma alla fine anche una fibra forte come la sua si è dovuta arrendere.
“Personalmente – commenta Carlo Sestini – Franca è una di quelle persone che hanno inciso nella mia formazione. Quando le dicevo questo, lei sorrideva e con la sua voce bassa e rauca dal fumo di milioni di sigarette, ricordava i tanti momenti trascorsi insieme. Il 27 settembre mi ha scritto l’ultima volta, informandomi che si sarebbe dovuta sottoporre ad un’operazione all’aorta e di pregare per lei. Poi non l’ho più sentita. Mi mancherai cara Franchina e ti ricorderò con grande e immutato affetto. Il tuo cuore si è fermato, ma l’amore che hai messo in tutta la tua vita, non si fermerà mai e sarà contagioso verso tutti coloro che hanno avuto il piacere e l’onore di conoscerti”.