GROSSETO – La parola d’ordine della prima seduta del consiglio comunale di Grosseto è “voto palese”. Tutto ruota intorno a queste due parole perché domani tra i punti all’ordine del giorno c’è l’elezione del presidente del consiglio comunale e l’ultimo tassello dell’accordo politico sulla nomina della giunta deve essere in qualche modo garantito. L’accordo infatti parla chiaro: la presidenza del consiglio deve andare a Fausto Turbanti, consigliere eletto nella lista civica Vivarelli Colonna sindaco.
Nei giorni scorsi alcuni rumors sugli scontenti della maggioranza avevano messo un po’ in allarme sindaco e forze politiche. Il rischio, mai confermato del tutto, che dai banchi della maggioranza arrivi qualche voto contro alla linea concordata non è del tutto infondato. Per questo si è pensato di scegliere nella prima votazione importante del consiglio comunale il voto palese andando a “rompere” una prassi che va avanti dal dopoguerra. Il voto palese naturalmente esclude per sua natura i franchi tiratori e mette alla luce del sole la scelta si ogni singolo consigliere.
Per eleggere il presidente del consiglio comunale con il voto palese però c’è bisogno di un ulteriore passaggio: è necessario che il consiglio a maggioranza decida di cambiare metodo di voto, da quello segreto a quello palese appunto, anche se non è così semplice per una serie di dubbi interpretativi del regolamento.
«Con il voto palese – ha spiegato il sindaco Antonfrancesco Vivarelli Colonna – si darebbe una dimostrazione di coesione e di trasversalità e una volontà di collaborazione tra maggioranza e opposizione». Collaborazione che come ha lasciato intendere il sindaco da una parte darebbe il via libera alla elezione del vicepresidente del consiglio comunale indicato dalla minoranza e dall’altra si aprirebbe un percorso di confronto anche su alcuni temi.
L’esito di questa partita non è però scontato: domani sarà un consiglio comunale thrilling; ci potrebbero essere colpi di scena e decisioni inaspettate. Di certo il giorno dopo il trionfo elettorale del secondo Vivarelli Colonna, nessuno si sarebbe aspettato una partenza così incerta.