GAVORRANO – Arrivare al mare pedalando sull’argine del Rigiolato, un allacciante del fiume Pecora, presto potrebbe diventare realtà. Mobilità sostenibile, cicloturismo e turismo lento sono infatti temi centrali quando si parla di sviluppo turistico del territorio.
Parliamo di un percorso di dieci chilometri immerso nella natura, in realtà già esistente, che, partendo da Bagno di Gavorrano, costeggia i campi e le campagne maremmane, attraversa il Padule di Scarlino fino a spuntare al museo Maps di Puntone, da dove ci si può collegare alla ciclabile che porta a Follonica o scegliere il sentieri che raggiungono l’incantevole Cala Violina.
È questo il progetto che le amministrazioni locali vorrebbero realizzare sul territorio anche in ottica del neo firmato accordo sulla gestione dei sentieri e in ambito del percorso partecipato “Verso un contratto di Fiume per la Bassa Val di Pecora”.
Lo scorso sabato, 16 ottobre, l’associazione Amici Due Ruote Gavorrano, aveva organizzato un tour del percorso. Un vero successo, ma purtroppo un evento eccezionale, perché per poterlo percorrere servono permessi specifici. Sugli argini dei fiumi, infatti, vige il divieto di transito.
«L’idea sarebbe quella di creare un percorso ciclo pedonale che porta da Bagno di Gavorrano fino a Puntone, nel Comune di Scarlino – spiega il sindaco Andrea Biondi – e stiamo già lavorando in tal senso. Da parte delle amministrazioni c’è la volontà di realizzarlo e le associazioni del territorio ci sono da stimolo e confronto, ma non è semplice».
Naturalmente ci sono alcuni step delicati da superare. Innanzitutto ci vuole il benestare del Genio Civile e del Consorzio Bonifica, inoltre sarà necessario un protocollo per la manutenzione degli argini e soprattutto dovrà essere installata una segnaletica nei due punti in cui il percorso incrocia la strada provinciale. Il primo si trova a Scarlino Scalo dove, secondo Biondi, «basterebbe una pennellata sull’asfalto» mentre all’incrocio successivo, all’altezza del Casone ci sarebbe un guard rail da ridimensionare o perfino da rimuovere. Quest’ultimo potrebbe essere un ostacolo complicato da superare.
Non solo: anche il sistema di allerta meteo gioca un ruolo fondamentale perché il percorso dovrà essere chiuso in caso fossero previsti rischi idraulici nella zona.
Bisognerà quindi attendere gli sviluppi, ma essendoci alla base una comunità di intenti, questo progetto potrebbe diventare realtà, una volta superati gli ostacoli tecnici e burocratici.