GROSSETO – “Il motore della politica grossetana è rappresentato oggi soprattutto dalle idee e competenze delle persone che ne fanno parte piuttosto che dall’azione politica dei partiti”, afferma Maurizio Zaccherotti, presidente Terramare e responsabile nazionale Uisp Acquaviva, a seguito delle elezioni amministrative a Grosseto che hanno registrato un preoccupante aumento dei non votanti, circa otto punti percentuale in meno rispetto al 2016.
“Questo astensionismo – continua Zaccherotti – non può essere ignorato ma, anzi, deve farci riflettere sul bisogno di programmi per il breve, medio e lungo termine. Programmi diversificati su tematiche specifiche in grado di qualificare un territorio come quello di Grosseto dove turismo, sport, natura ed enogastronomia sono gli ingredienti giusti per sopravvivere, crescere e distinguersi dal resto della Toscana”.
“La scelta fatta a suo tempo da Regione Toscana e Comuni di identificare la Maremma in un territorio selvaggio da tutelare – prosegue – è stata sicuramente lungimirante, perché rende questo territorio unico e diverso dal contesto toscano, ma è anche vero che se vogliamo che questo territorio possa vivere di questa condizione è necessario che vengano realizzate delle importanti operazioni di valorizzazione e promozione delle realtà emergenti”.
“E’ necessario tornare ad appassionare i cittadini alla vita politica – spiega Zaccherotti -, ma soprattutto alle azioni politiche per il territorio, perché siano da stimolo alla “proliferazione” di piccole e medie realtà imprenditoriali virtuose che investono e credono nelle potenzialità della Maremma e del suo capoluogo che sono in fase di trasformazione. Facendo alcuni esempi: l’attività venatoria fino a qualche anno fa era una delle predominanti, mentre oggi gli stessi soggetti come le Aziende Faunistiche e Agrituristiche puntano sull’escursionismo come nuova forma di turismo investendo sulla sentieristica e la messa in sicurezza dei tracciati destinandoli alla mtb o semplicemente al trekking”.
“Ogni anno vengono abilitate in provincia di Grosseto circa 20-30 guide ambientali per l’importante richiesta di turismo avventura che va oltre le aspettative del territorio – va avanti -. Per questo credo che un elemento naturale come il fiume Ombrone, così come i nostri bellissimi boschi, possano rappresentare oltre al noto litorale, delle serie opportunità di sviluppo per il territorio comunale in chiave sostenibile. Basterebbe mettere in rete quelle che sono le proprietà private con quelle demaniali e cominciare a pensare al nostro comune come una palestra a cielo aperto dove è possibile fare sport e sviluppare percorsi trekking, rafting, ippovie, percorsi mtb articolati e collegati con i punti di imbarco e sbarco per i kayak, dove magari sono presenti anche punti di sosta e relax ed è possibile accendere fuochi per fare grigliate “controllate” e non abusive che mettono a rischio i boschi e generano sporco; seguendo un po’ quello che è il modello di tanti altri paesi europei che investono su progetti di Comunità”.
“Qualche anno fa fu presentato al Comune di Grosseto un progetto dall’Università di Firenze relativo proprio a questo tema – spiega Zaccherotti -, dove Terramare partecipò fornendo alcuni dati utili. I cittadini, una volta che hanno a disposizione queste piccole ma necessarie infrastrutture, si “auto-educano” alla fruizione delle stesse. Basta pensare alla pista ciclabile Grosseto-Marina, che a distanza di 20 anni ha letteralmente cambiato le abitudini di tanti cittadini, così come avverrà con le altre piste ciclabili con notevoli ricadute in ambito commerciale e turistico, basta pensare al mercato delle bici, vestiario e ai tuor operator che investono su questo tema”.
“La nostra proposta – conclude Zaccherotti – è proprio quella di puntare sul turismo sportivo valorizzando non solo i grandi eventi, ma soprattutto le micro attività diffuse su tutto il nostro territorio per la promozione dello sport, dell’escursionismo, della natura e che creano un indotto non indifferente. Proprio per questo Terramare si mette a disposizione, ancora una volta, del Comune e di tutto i territorio per progetti e attività condivise che possano mettere in rete la comunità e le imprese”.