GROSSETO – Apre a Grosseto lo Sportello Pensioni Scuola, dedicato a tutti i lavoratori della scuola che hanno bisogno d’informazioni sul mondo della pensione e che li aiuterà a svolgere tutte le pratiche per la pensione in un percorso lineare e con un referente unico.
La questione della pensione riguarda tutti i lavoratori della scuola, non solo chi è prossimo all’età pensionistica, che deve espletare i vari passaggi burocratici, ma anche i più giovani, coloro che sono entrati in ruolo da poco, che hanno bisogno di verificare la propria situazione contributiva, mettendo ordine tra i tanti contratti precari e valutare come migliorarla.
L’impegno della Cgil, infatti, è diretto a promuovere un’adeguata cultura previdenziale al fine di informare correttamente le giovani generazioni sul loro futuro pensionistico e aiutarli a tutelarlo.
Lo Sportello Pensioni Scuola nasce da un progetto della Cgil nazionale che Grosseto realizza come caso pilota per primo tra tutti i territori, l’obiettivo è fare da tramite tra il mondo della pensione e quello della scuola, offrendo un servizio nuovo che agevoli gli utenti e che mantenga un contratto diretto tra lavoratori e il sindacato.
“Siamo orgogliosi di essere i primi in Italia a realizzare questo servizio – spiega Andrea Ferretti, segretario della Camera del lavoro di Grosseto – perché è rappresentativo di una visione d’insieme del fare sindacato e perché siamo certi di rendere ai nostri utenti un servizio molto più efficiente, in grado di diventare un punto di riferimento, che li accompagna lungo tutta la vita lavorativa.”
“L’attuale sistema pensionistico deve essere superato prevedendo una flessibilità in uscita a partire dai 62 anni, o con 41 anni di contributi, riconoscendo la diversa gravosità dei lavori, il lavoro di cura e delle donne.”
“Occorre, inoltre, introdurre – ha proseguito il segretario – una pensione contributiva di garanzia per i lavori poveri o discontinui e per i giovani.”
“Quello delle pensioni è un argomento cruciale, noi lo seguiamo in prima linea da sempre e vogliamo stare accanto ai lavoratori per aiutarli a tutelare il loro futuro.”
Il sistema pensionistico che si sta affermando è quello contributivo, che implica che un lavoratore della scuola riceva una pensione pari al 65 – 70% dell’ultimo stipendio.
In questa ottica, da una parte, è molto importante verificare e mantenere monitorata la situazione contributiva dei lavoratori, soprattutto di coloro che vengono da anni di precariato e dell’altra può essere di grande aiuto accedere al fondo pensione complementare Espero.
Lo Sportello Pensioni Scuola sarà attivo anche nelle varie sedi territoriali della Cgil in modo da garantire una presenza capillare su tutta la provincia.
la realizzazione di questo servizio è possibile grazie al contributo di diversi uffici della Cgil, oltre alla categoria della scuola, la Flc, quella dei pensionati, Spi, fondamentale è la professionalità del patronato Inca.
“Nella provincia di Grosseto – dichiara Cristoforo Russo, segretario provinciale Flc Cgil Grosseto – nel 2020 sono andati in pensione 201 lavoratori della scuola, tra docenti di tutte le scuole e personale Ata, nel 2021 saranno 179.”
“Numeri importanti che attestano la necessità di un ricambio generazionale e dimostrano che la previdenza interessa, in modi diversi, tutto il personale scolastico.”
“Per noi – ha concluso – questa è una questione che ha valore di tutela sociale e non vogliamo lasciare soli i lavoratori ad affrontare l’importante problema del futuro previdenziale.”